“Sicurezza sul lavoro, dalla Giunta anni di latitanza, serve iniziativa. Bene richiesta Uil”
Meloni (Pd) annuncia interrogazione: “l’Umbria è stabilmente tra le prime quattro regioni italiane con la maggiore incidenza dell’insicurezza sui luoghi di lavoro”
06 Set 2023 12:24
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(Acs) Perugia, 6 settembre 2023 – “Sono passati più di due anni dall’approvazione all’unanimità di una mozione per il contrasto delle morti bianche e per l’incremento dell’impegno sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, sia sul fronte di investimenti che di controlli. Di fatto però nulla è cambiato e l’Umbria è stabilmente tra le prime quattro regioni italiane con la maggiore incidenza dell’insicurezza sui luoghi di lavoro. Per questo occorre un passo in avanti, uno scatto di qualità e una nuova fase nelle politiche del lavoro attuate dalla Regione Umbria”. Così la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni, annunciando un'interrogazione “per conoscere le azioni messe in campo dalla Regione sul tema negli ultimi anni, alla luce dei dati allarmanti e degli ultimi episodi”.
“Non più tardi di ieri, a Terni – spiega Meloni - un operaio di 19 anni, è finito in ospedale con una prognosi di 40 giorni per un trauma vertebrale. Le autorità competenti approfondiranno i contorni e le modalità di lavoro delle ditte nel cantiere edile. Si tratta però dell’ennesimo episodio che coinvolge lavoratori, giovani e meno giovani esposti a rischi incalcolabili, che mettono in gioco la propria vita per un diritto costituzionale come quello del lavoro. Una incidenza che, come ha rivelato qualche giorno fa lo studio dell’Osservatorio Vega sulla sicurezza sul lavoro, porta la provincia di Perugia e di Terni ad essere tra le prime 20 in Italia”.
“In questo senso – prosegue Meloni – voglio stigmatizzare con profondo rammarico e dispiacere la mancata attuazione degli intendimenti che nel 2021 l’Aula di Palazzo Cesaroni aveva preso all’unanimità, approvando una mozione che mi vedeva come prima firmataria. Ci si era impegnati - ricorda la capogruppo Dem - per potenziare un’azione di coordinamento della Regione nei confronti dei soggetti che operano nel campo della sicurezza dei luoghi di lavoro, promuovendo sinergie con tutti gli attori sociali che si occupano di comunicazione. Serviva una ricognizione delle risorse disponibili, per poter adottare iniziative per migliorare le condizioni di sicurezza e salubrità. Servirebbero ulteriori forme di sostegno, come nuovi investimenti, soprattutto per le pmi nell’effettiva applicazione degli obblighi di legge e di diffusione della cultura della salute e della sicurezza, con premialità per quelle maggiormente efficienti e sensibili alla problematica. Tutto questo – conclude - appare lettera morta e continuano a verificarsi episodi incresciosi e rischiosi. Serve dunque un cambio di passo e bene ha fatto dunque la Uil a chiedere un tavolo sull’argomento. Noi ci saremo, è il caso che chi di dovere si prenda le proprie responsabilità”. RED/as