(Acs) Perugia, 30 agosto 2010 – “Finite le ferie estive, molte aziende riaprono i battenti cariche di timori, ma anche di aspettative e speranze. E’ in questo momento che l’Istituzione regionale deve agire su questo scenario ponendo maggiormente l’attenzione al contrasto delle infiltrazioni mafiose e al ‘pizzo’”. Lo scrive, in una nota, Maria Rosi (PdL) per la quale, “è proprio nei momenti di difficoltà economica che le aziende potrebbero diventare terreno fertile per le organizzazioni malavitose”.
“Purtroppo – ricorda l’esponente del centro destra – sono migliaia le aziende che hanno chiuso perché, spesso, strozzate dai debiti. Per questo la Regione ha il dovere morale di monitorare la situazione, soprattutto delle piccole e medie imprese, che rappresentano il motore del nostro tessuto economico”.
Per Rosi, “è compito delle Istituzioni regionali snellire la burocrazia e promuovere l’unificazione degli sportelli per l’accesso al credito. In questo modo vengono ridotti i costi che liberano risorse utili per le imprese. La Regione deve fungere da intermediario fra gli Istituti di credito e l’azienda, assumendo un ruolo più funzionale e operando al fianco dell’imprenditore. Le istituzioni devono far sentire la propria presenza e sostenere quegli imprenditori in difficoltà per impedire che questi, trovando chiuse tutte le porte, ricorrano agli usurai”.
“In Umbria – aggiunge Rosi -, l’allarme non è al massimo grado, ma senza interventi mirati anche il nostro territorio potrebbe diventare fertile per il racket dell’usura. Occorre quindi una forte azione di prevenzione”.
Maria Rosi invita il Consiglio regionale, a ricostituire la Commissione consiliare speciale di inchiesta sulle infiltrazioni criminali, che ha già operato nella precedente legislatura, “senza perdere ulteriore tempo ”.
L’esponente del PdL si sofferma poi sulla necessità di ridurre gli sprechi: “Come ha sottolineato anche il presidente di Confesercenti Venturi. Questo – continua - deve significare non l’utilizzo di slogan utili per i giornalisti, come fa la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ma azioni concrete che diano la possibilità di destinare fondi per imprese”.
Maria Rosi fa sapere infine che, come vice presidente della seconda Commissione consiliare, ha sollecitato una audizione della Fondazione regionale antiusura “perché – spiega – è importante comprendere a fondo il problema e far sentire la nostra vicinanza istituzionale a chi lotta quotidianamente con questo fenomeno. Per questo – annuncia – proporrò anche un Tavolo regionale che metta insieme tutti i soggetti che lavorano in questo versante, cioè: le Forze dell’ordine, le organizzazione sindacali, imprenditoriali, affinché si possano trovare risposte efficaci ed efficienti. Oggi più che mai – conclude Maria Rosi – è importante che, chi subisce il racket, denunci il fatto. Soltanto in questo modo è possibile rispondere concretamente alla criminalità organizzata”: RED/as