(Acs) Perugia, 28 gennaio 2011 – “A conferma del fatto che la n’drangheta fa arrivare un fiume di droga sul mercato umbro e si affida a manovalanza straniera c’è il fatto che sono ben 352 i detenuti stranieri nel carcere di Capanne su un totale di 517, e che 302 reclusi sono stati arrestati per reati collegati allo spaccio di stupefacenti. Ben 180 provengono dall’area del Maghreb”. E’ la riflessione del capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, Gianluca Cirignoni, che si occupa di infiltrazioni criminali in Umbria anche in qualità di vicepresidente della Commissione d’inchiesta antimafia di Palazzo Cesaroni, il quale ieri ha visitato la struttura penitenziaria perugina, trovandola “moderna, pulita e ben organizzata sia dal punto di vista sanitario che per quanto riguarda i servizi per i reclusi. Ho avuto modo di verificare le condizioni di vita dei detenuti e delle detenute, di scambiare con loro qualche battuta, e di ascoltare i problemi degli operatori carcerari, che svolgono un lavoro di grande rilevanza sociale”.
“La direzione carceraria – aggiunge - ha sollecitato un mio interessamento al fine di far installare un impianto semaforico di fronte all’uscita del carcere, e dei rallentatori lungo la strada provinciale. Mi è stato anche richiesto di adoperarmi affinché siano installati cartelli stradali ed indicazioni lungo la viabilità che conduce alla struttura di Capanne. Non meno importante, per rispondere alle esigenze sia degli operatori sia dei parenti dei detenuti, sarebbe il potenziamento del trasporto pubblico a servizio della struttura, specialmente nelle ore notturne e coordinato con i turni degli operatori. Queste sono istanze che gli operatori del carcere da tempo hanno avanzato e che non hanno avuto ancora risposta da parte dell’amministrazione regionale e provinciale, richieste che si potrebbero esaudire con poca spesa, e che porterebbero sicuro beneficio sia agli operatori che a coloro che si devono recare giornalmente al carcere di Capanne”. RED/pg