SICUREZZA: “PIENA SOLIDARIETÀ ALL’AGENTE DI CUSTODIA PICCHIATO E PRESO IN OSTAGGIO DAI DETENUTI NEL CARCERE DI CAPANNE” - MANCINI (LEGA): “SERVE MAGGIORE ORGANICO E RIMPATRI IMMEDIATI NEI PAESI D’ORIGINE”

Nell’esprimere la propria solidarietà all’agente di polizia penitenziaria del carcere perugino di Capanne aggredito e preso in ostaggio da tre detenuti, il capogruppo della Lega Valerio Mancini indica le priorità: “aumento degli organici e della dotazione di strumenti idonei, rimpatri immediati per gli stranieri, che devono scontare la pena nel proprio paese di origine.

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28 Ago 2019 17:15

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(Acs) Perugia, 28 agosto 2019 - Il capogruppo della Lega Valerio Mancini esprime “piena solidarietà all’agente di polizia penitenziaria del carcere di Capanne a Perugia, picchiato, minacciato con una lametta alla gola e preso in ostaggio da tre detenuti stranieri. Condanno fortemente questo grave episodio – afferma Mancini - che non può rimanere senza conseguenze. Purtroppo eventi simili si ripetono in maniera sempre più frequente in Umbria come denunciato anche dal Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria). Servono quanto prima azioni decise e mirate a risolvere i problemi riguardanti il personale di polizia costretto a lavorare sottorganico e in mancanza di adeguate dotazioni durante i turni di lavoro massacranti”. 

“In questo quadro – continua - stride forte la responsabilità della Giunta PD dell’Umbria per alcune scelte incomprensibili come quella di impegnare tempo e risorse in favore dei detenuti a discapito degli agenti e dei cittadini umbri: vanno in questa direzione le iniziative della sinistra regionale per agevolare la pratica sportiva per gli ex carcerati attraverso apposite cooperative (legge regionale 7 giugno 2017, art. 16), così come contestiamo il protocollo stipulato tra il Garante dei detenuti e l'Università, che prevede la possibilità di una sostanziale agevolazione delle tasse universitarie. Un affronto a tutte le famiglie e agli studenti costretti a fare i salti mortali e a quotidiane rinunce per iscriversi ai corsi. Come Lega vogliamo ragionare in altre direzioni e riportare al centro dell’attenzione e soprattutto dell’attività politica le guardie carcerarie e le condizioni in cui sono costrette a lavorare. Maggiore organico, dotazione di strumenti idonei e rimpatri immediati per stranieri che devono scontare la pena nel proprio paese di origine: questa la strada che intendiamo perseguire. Peccato che nel corso del suo mandato il ministro della Giustizia del Movimento 5 Stelle, Alfonso Bonafede, sia stato più impegnato a frenare l’attività di Matteo Salvini che a pensare al suo lavoro. Oggi con questo inciucio tra grillini e PD abbiamo finalmente capito il perché”. 

“Inoltre – aggiunge Mancini - già nel settembre del 2018 ho presentato in Terza commissione regionale la proposta di legge di modifica al Testo unico in materia di sanità che prevedeva di eliminare dalla legge una figura superflua come quella del Garante dei detenuti, risparmiando 17mila euro e affidando i compiti in materia al magistrato di sorveglianza. Gli ex detenuti che vorranno andare in palestra ci vadano con i propri soldi e non con quelli dei cittadini umbri". RED/pg

Ultimo aggiornamento: 06/09/2019