(Acs) Perugia, 20 febbraio 2014 - “La proposta di atto amministrativo della Giunta regionale sugli interventi in materia di sicurezza dei cittadini lascia un bel po' di amaro in bocca. Il lungo documento non rimarca e non mette in rilievo un reale coraggio della Giunta di investire cospicue risorse economiche per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini e di dare la priorità a questa essenziale questione del vivere civile”. Lo afferma, commentando i lavori odierni della Prima Commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, il consigliere Massimo Monni (Nuovo Centrodestra).
L'esponente dell'opposizione rileva che “la quota destinata alle varie tipologie di interventi volti a migliorare la sicurezza delle comunità locali nell'annualità 2013/2014, ammonta a poco più di 270mila euro. Pochi spiccioli rispetto alla complessa questione della sicurezza in Umbria e alla dimensione del sentimento di insicurezza dei cittadini di cui devono tener conto le politiche pubbliche. Pur comprendendo che le risorse economiche messe a disposizione degli enti locali dal governo nazionale sono senz'altro insufficienti, dovrebbe essere la Regione stessa, con interventi mirati, ad impegnare le proprie risorse verso progetti più urgenti. La sicurezza pubblica è senz'altro uno di questi”.
Per Monni “con un atto di coraggio politico sarebbe opportuno tagliare e, in alcuni casi, eliminare le risorse destinate a progetti come la cooperazione (previsti 200mila euro) che non hanno nessun ritorno né economico né di prestigio per l'Umbria se non quello di far fare a qualche fortunato un viaggetto ogni tanto. Oppure i 200mila euro destinati alla delega per l'immigrazione potevano essere utilizzati per alzare il tetto destinato proprio alla sicurezza. In un momento di 'vacche grasse' – sottolinea l'esponente del centrodestra - ci si può anche permettere di spendere soldi per il superfluo, ma in una realtà di 'vacche magre' come quello che stiamo attraversando, il buon padre di famiglia deve per forza dare delle priorità alle proprie uscite: la sicurezza dei cittadini non può più aspettare. La Regione quindi faccia la sua parte, senza ulteriori e penalizzanti indugi”. RED/mp