(Acs) Perugia, 14 settembre 2011 - “L'operazione congiunta di Carabinieri e Guardia di Finanza, che ha portato all'arresto di 16 persone e al sequestro di beni immobiliari e di conti correnti per il valore di oltre 100 milioni di euro, impone alle forze politiche della Regione di affrontare una volta per tutte il problema della mafia in Umbria e pone all'ordine del giorno l'attuazione di misure di contrasto immediatamente efficaci”. Così Damiano Stufara (capogruppo Prc-Fds) sull'operazione di stamani che, tra le altre numerose città, ha interessato anche il capoluogo umbro.
Per Stufara, le indagini “nell'accertare la presenza a Perugia di una base operativa dell'associazione a delinquere, a cui sarebbero peraltro riconducibili 300 appartamenti e due alberghi, dimostrano in modo inequivocabile la portata del fenomeno mafioso nel nostro territorio, reso vulnerabile non solo dagli spazi aperti alle mafie dalla perdurante crisi economica, ma anche dalla relativa inadeguatezza degli strumenti di prevenzione e di lotta alla criminalità finora allestiti.
Sarebbe un grave errore e una mancanza inammissibile da parte delle Istituzioni– osserva il capogruppo di Rifondazione comunista - ritenere l'economia criminale, sempre più radicata in Umbria nel corso degli anni, un effetto collaterale di dinamiche aventi il loro centro altrove. I risultati delle indagini dimostrano infatti che siamo in presenza di un attacco strisciante al tessuto economico e produttivo, tale da mettere a rischio tutta la nostra comunità”.
“Il Gruppo consiliare del Partito della Rifondazione comunista per la Federazione della sinistra, - continua Stufara - nel congratularsi con le Forze dell'ordine per questa operazione, ritiene che spetti adesso alla politica di considerare la portata della presenza mafiosa in Umbria nelle sue esatte proporzioni; chiediamo dunque – conclude - che si convochi al più presto la Commissione consiliare d'Inchiesta sulle infiltrazioni mafiose, affinché si possa proseguire il lavoro avviato, arrivando a definire un'adeguata strategia d'intervento e rispondere così al bisogno di legalità che emerge da questi inquietanti fatti di cronaca”. RED/as