(Acs) Perugia, 28 giugno 2010 - “La sinistra è sorda al grido di sofferenza che viene dalla città e dall’Umbria. Occorre prendere atto che non è più possibile tollerare che Perugia, la capitale dell’Umbria, sia da anni ai vertici nazionali dello spaccio e consumo di droga ed è triste il correlato fenomeno delle morti per overdose”. Così il capogruppo della Lega nord, Gianluca Cirignoni per il quale “lo spaccio e le attività criminali che lo contornano mina la qualità della vita dei perugini e danneggia l’immagine di una città, che per storia e tradizioni è sempre stata abituata ad una vita civile e sicura”.
Per Cirignoni “l’amministrazione comunale deve farsi carico delle proprie responsabilità verso i cittadini residenti, attuando tutta una serie di provvedimenti urgenti che le competono grazie alla legge 125/2008 in materia di contrasto dei fenomeni dello spaccio, dell’accattonaggio, della prostituzione di strada e del suo sfruttamento, e dell’occupazione abusiva di immobili. In effetti – sottolinea - il Consiglio grande è una buona idea, dal punto di vista della partecipazione democratica. Ma non c'è bisogno di questo per avere la percezione delle degradate condizioni di sicurezza e vivibilità della città. Se Perugia è in testa alle classifiche delle morti per droga, credo che il sindaco dovrebbe rapidamente assumere tutte le iniziative in suo potere per contrastare questa situazione”.
L’auspicio del capogruppo della Lega nord è che “il primo cittadino chieda al ministero dell’Interno di costituire in Umbria un reparto mobile della Polizia di Stato, che, oltre a contribuire a contrastare una criminalità aggressiva – che spesso si serve di immigrati clandestini per portare a termine i suoi turpi traffici – comporterebbe un risparmio per lo Stato, dovuto al rientro in Umbria di agenti umbri in servizio in altre regioni”.
“Le condizioni di autentico degrado che vivono i residenti di via della Pallotta – denuncia Cirignoni - sono lo specchio del lassismo con cui la Giunta comunale affronta il problema sicurezza, dimenticandosi dei propri cittadini. Anche per questo – conclude - richiediamo con forza la ricostituzione della Commissione speciale antimafia in seno al Consiglio regionale”. RED/as