SICUREZZA: “LA GIUNTA FACCIA CHIAREZZA SULLA CONVENZIONE STIPULATA CON IL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO DELL'UMBRIA” - UNA INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC)

Il capogruppo Udc all'Assemblea regionale, Sandra Monacelli, ha presentato una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini in merito alla convenzione firmata con il Soccorso alpino. Secondo Monacelli parte degli interventi, oggetto dell'accordo, sono già di competenza dei Vigili del fuoco e la convenzione sarebbe comunque troppo onerosa per la Regione.

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24 Feb 2015 00:00

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(Acs) Perugia, 23 febbraio 2015 - “La Giunta spieghi, vista la presenza di un corpo efficiente quale quello dei Vigili del fuoco, le motivazioni che hanno portato a sottoscrivere la convenzione a carattere oneroso con il Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria e il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, indicando dettagliatamente gli incarichi conferiti agli stessi che non possono essere svolti dai vigili”. Lo chiede, con una interrogazione rivolta all'Esecutivo di Palazzo Donini, il capogruppo Udc all'Assemblea regionale, Sandra Monacelli.

Il consigliere centrista spiega che “la Giunta regionale, nel  gennaio scorso, ha sottoscritto una convenzione con il Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria (Sasu) con l'obiettivo di rendere più efficienti gli interventi di soccorso, recupero e trasporto sanitario e non sanitario in ambiente montano ed in ogni altro ambiente ostile ed impervio nel territorio regionale, in collaborazione con il 118. Questo accordo ha la durata di cinque anni e impegna la Regione a sostenere, anche dal punto di vista finanziario, l'attività del Sasu e del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico per un importo complessivo di 750mila euro (150mila euro l'anno)”.

Monacelli spiega poi che “la convenzione, essendo stata sottoscritta nella fase conclusiva dell'attuale legislatura, impegnerà anche la prossima Giunta a rispettare l'accordo. Inoltre il soccorso pubblico è di competenza dello Stato attraverso il corpo dei Vigili del Fuoco mentre la convenzione non limita l'intervento dei volontari alle zone impervie, ma lo allarga anche ad aree urbane, che risultano essere di competenza del corpo dei Vigili”.

Il capogruppo Udc rileva inoltre che “in un periodo di costante revisione della spesa pubblica, desta perplessità l'onere economico che tale convenzione prevede. Le istituzioni, prima di sottoscrivere convenzioni di tale peso economico, hanno in primis il dovere di valutare se sul territorio sono presenti Corpi dello Stato in grado di operare adeguatamente. In questo caso i Vigili del Fuoco dispongono di personale altamente qualificato e specializzato, già pagato dai contribuenti. Appare evidente – conclude - la sovrapposizione di competenze e l'assegnazione di ambiti operativi, causate da tale convenzione, con conseguente rischio di ricorsi”. MP/

Ultimo aggiornamento: 24/02/2015