(Acs) Perugia, 17 dicembre 2015 - “Le ombre di mafia capitale sulla vicenda inceneritore e la gestione dei rifiuti, l'arresto in città di un boss della camorra e adesso la confisca di beni al clan dei Casalesi da parte della Dia, tra cui una quota di partecipazione societaria di un'azienda con sede a Terni. Sono tre episodi che vanno nella stessa direzione e che sottolineano la presenza di infiltrazioni mafiose a Terni”: lo afferma il capogruppo della Lega Nord Emanuele Fiorini.
“Nonostante questo – continua Fiorini - chi amministra la città continua a fare finta di niente, nascondere la testa sotto la sabbia e descrivere Terni come un'isola felice per nulla intaccata dalla criminalità organizzata. Siamo spiacenti di informare Di Girolamo e amici che non è così. Non lo è più da quando il carcere di Terni ha iniziato ad ospitare detenuti soggetti al regime del 41 bis. Non lo è più da quando chi governa si rifiuta di mettere in campo tutte le azioni necessarie per debellare sul nascere il fenomeno. Fare finta di niente, a questo punto, può solo aggravare la situazione”.
“Considerati i numerosi episodi legati alla criminalità organizzata che hanno riguardato la città Terni, chiediamo – conclude Fiorini - una presa di posizione netta da parte del Pd e del sindaco Di Girolamo al fine di tutelare imprenditori e cittadini onesti, marcare un confine netto tra politica e mafia, proteggere la città da quelle organizzazioni criminali che sempre più frequentemente cercano di insediarsi”. RED/pg