SICUREZZA DEI CITTADINI: APPROVATO IN PRIMA COMMISSIONE L'ATTO DI PROGRAMMAZIONE 2015/2016
La Prima commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, ha approvato, con la sola astensione del Movimento 5 Stelle, l'atto di programmazione 2015/2016 relativamente agli interventi in materia di sicurezza dei cittadini, illustrato dall'assessore Fabio Paparelli. Il bilancio 2016 prevede 187mila euro per le politiche locali di sicurezza.
19 Set 2016 18:15
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(Acs) Perugia, 19 settembre 2016 – La Prima commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, ha approvato con i voti favorevoli di Giacomo Leonelli, Marco Vinicio Guasticchi, Carla Casciari e Andrea Smacchi (Pd), Valerio Mancini (Lega) e Raffaele Nevi (FI) e l'astensione di Andrea Liberati (M5s), la programmazione 2015/2016 degli interventi in materia di sicurezza dei cittadini, che l'assessore Fabio Paparelli ha illustrato durante la seduta. L'atto è previsto dalla legge 13/2008 'Disposizioni relative alla promozione del sistema integrato di sicurezza urbana ed alle politiche per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini'.
Paparelli ha spiegato che “subito dopo l'approvazione di questo atto di programmazione lavoreremo sui nuovi testi dei patti per la sicurezza di Perugia e Terni, che scadono il prossimo anno. È urgente poi un monitoraggio sullo stato dei sistemi di videosorveglianza in tutti i comuni dell'Umbria, in aggiunta al lavoro che sta portando avanti l'Anci sull'utilizzo delle risorse regionali dell'ultimo triennio. Dati che porterò in Commissione a breve per discuterne insieme. Inoltre faremo una proposta attuativa del protocollo che abbiamo siglato con il ministero dell'Interno. In quest'ottica è importante modificare il rapporto con l'Università, in maniera che possa sistematizzare i dati che arrivano dalle Prefetture, così da costruire insieme un vero rapporto sulla sicurezza, con un flusso continuo di dati. Fatto ciò presenteremo un pacchetto di modifiche della legge regionale n.13/ 2008”.
L'assessore Paparelli ha ricordato che “con il precedente documento di programmazione del 2013 la Regione ha stipulato un accordo con il ministero dell'Interno al fine di promuovere: una migliore cooperazione tra istituzioni, la realizzazione di sistemi informativi mirati ad un più celere trasferimento dei dati relativi ai reati commessi nel territorio regionale, lo sviluppo di infrastrutture per la comunicazione, la formazione congiunta tra operatori di diverso profilo professionale. Inoltre era stato rinnovato il 'Patto per Perugia sicura' del 2008 con oltre 85mila euro, ed era stato stipulato il primo 'Patto per Terni' sicura sostenuto per oltre 56mila euro. È anche stato assegnato un contributo economico di 15mila euro in sostegno della famiglia Raggi per l'omicidio avvenuto nel 2015. Con l'assestamento del bilancio 2015 sono stati finanziati i 'Patti per la sicurezza' di Perugia, con 35mila euro, e di Terni, con 20mila euro. Inoltre 30mila euro sono stati assegnati alla convenzione con il dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Perugia, grazie alla quale sono stati approfonditi aspetti importanti della sicurezza percepita dai cittadini umbri. Altri 25mila euro sono stati assegnati al monitoraggio che l'Anci deve compiere dei sistemi di videosorveglianza dei Comuni umbri; dei dati inerenti il corpo della polizia locale in Umbria, dell'attività che ha svolto, delle strumentazioni e delle armi in dotazione; sulle banche dati delle ordinanze dei sindaci in tema di sicurezza urbana; sulla gestione associata delle funzioni di polizia municipale. Il bilancio 2016 prevede per le politiche locali di sicurezza 187mila euro, di cui 140mila in favore dei Comuni umbri che vogliamo destinare esclusivamente alla videosorveglianza delle aree artigianali e industriali, anche trovando altre risorse dai capitoli dedicati all'innovazione. Altri 30mila euro sono destinati ai Comuni per le vittime di fatti criminosi; 9mila a sostegno delle azioni concordate nell'ambito del Patt per Terni sicura e 8 mila per l'implementazione del monitoraggio che sta svolgendo l'Anci”.
GLI INTERVENTI
VALERIO MANCINI (Lega nord): “La sicurezza è un valore di tutti. Abbiamo questi soldi e serve spenderli bene con un atto di indirizzo. Fino ad ora sembra che abbiamo lavorato in assenza di programmazione. Il tema della sicurezza deve essere condiviso con i Comuni, le forze di sicurezza, le polizie locali, la società e i soggetti privati. Grazie a queste risorse dobbiamo incentivare l'uso delle nuove tecnologie per la videosorveglianza. Le azioni vanno coordinate con gli organi di pubblica sicurezza e le polizie locali vanno armate. Dobbiamo fare la somma di quanto spendiamo in sicurezza per ottimizzarla, riprendendo anche protocolli d'intesa di cui si è persa traccia, come quello con i vigilantes”.
CLAUDIO RICCI (Ricci presidente): “Questo atto mi sembra positivo. Auspico che l'aggiornamento della legge 13/2008 sia l'occasione per riposizionare le strategie e le priorità, e che nel prossimo bilancio la sicurezza possa essere sostenuta ancora di più. Servono centrali di monitoraggio in tempo reale e h24, che devono trovare applicazioni nei Comuni in forma associata. Potrebbe essere utile come Regione sviluppare degli applicativi per i singoli cittadini, per segnalare situazioni di sensibilità e monitorare lo spostamento dei fenomeni. I telefonini stanno diventando le nuove telecamere di sicurezza”.
ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “C'è una mancanza di dati sulla sicurezza. L'erogazione delle risorse ai Comuni deve essere condizionata all'efficienza dei servizi. Noi oggi non abbiamo una mappatura dei dispositivi di videosorveglianza: è urgente averne una su Perugia, Terni e sui principali centri urbani dell'Umbria. Altrimenti c'è il rischio che la Regione sprechi soldi pubblici. L'anno scorso, ad esempio, a Terni 19 telecamere su 25 non funzionavano. Se diamo soldi dobbiamo prevedere sanzioni nei confronti delle Amministrazioni inadempienti. Nei bandi futuri sarebbe necessario prevedere telecamere ad alta definizione. Se non facciamo tutto questo siamo molto lontani dagli standard occidentali”. DMB/