“Sgravi alle attività economiche del lago Trasimeno e di Piediluco”
Approvata in Prima commissione la proposta di legge della Giunta per l’ulteriore riduzione dei canoni per le pertinenze idriche e per le spiagge a causa della persistente siccità. Prosegue anche l’esame della la proposta di legge per il riordino della disciplina dei Garanti regionali
06 Ott 2025 14:05
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(Acs) Perugia, 6 ottobre 2025 – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Francesco Filipponi, ha approvato all’unanimità il disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale “Modificazione alla legge regionale 29 luglio 2025, numero 5”. La modifica all’Assestamento del Bilancio di previsione della Regione Umbria 2025-2027 prevede una maggiore riduzione del canone dovuto dalle attività economiche e sociali per l’utilizzo delle pertinenze idrauliche e delle spiagge lacuali. La riduzione del canone è dettata dalla crisi idrica che ha colpito in particolare il lago Trasimeno negli ultimi anni. Prima del voto finale è stato approvato un emendamento per spostare al 15 novembre il termine del pagamento del canone per l’anno 2025. Relatori in Aula saranno il presidente e il vicepresidente della Commissione, Francesco Filipponi e Laura Pernazza (FI). La Commissione chiederà che l’atto venga posto in votazione nella seduta dell’Assemblea legislativa del 9 ottobre con un ordine del giorno aggiuntivo.
L’atto era stato illustrato nella seduta della scorsa settimana (https://tinyurl.com/29cv9zmr). Ad inizio della riunione di oggi sono state illustrate le istruttorie tecnico normativa e tecnico finanziaria preparate dagli uffici di Palazzo Cesaroni. L’atto prevede un intervento mirato a sostenere le attività economiche e sociali, in particolare del lago Trasimeno, per l’aggravarsi della crisi idrica, aumentando lo sconto sul canone demaniale lacuale già operato e disponendo anche uno sconto, di diverso importo, anche per le attività esercitate senza scopo di lucro. I costi dell’intervento, determinati in primo luogo dalla necessità di reintegrare la mancata entrata dell’Unione dei Comuni del Trasimeno a cui vanno i canoni riscossi, sono coperti tramite il fondo di riserva per spese impreviste del bilancio regionale. La minore entrata derivante dalla riduzione dei canoni del lago di Piediluco, incassati direttamente dalla Regione, trova copertura finanziaria con la riduzione dello stanziamento 2025 per la ‘quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari’.
La proposta di legge prevede di incrementare la riduzione dal 30% al 50% per le attività economiche con scopo di lucro e viene prevista una riduzione del 20% dei canoni dovuti anche per le attività economiche senza scopo di lucro. Viene stabilito che, anche a seguito della riduzione, il canone dovuto non può essere inferiore al canone minimo ricognitorio, fissato per il 2025 a 249 euro. Il provvedimento prevedeva inoltre il differimento ulteriore, dal 31 agosto al 15 ottobre, del termine del pagamento del canone per l’anno 2025. Con un emendamento, inizialmente proposto dai commissari di minoranza, firmato dal presidente Filipponi e poi da tutti i componenti della Commissione, si sposta il termine al 15 novembre per consentire il pagamento del canone tenendo conto delle modifiche contenute in questo atto.
Prima del voto finale c’è stato un ampio dibattito, con richieste di spiegazione indirizzate anche al direttore regionale Luigi Rossetti, presente alla seduta. In particolare i commissari di minoranza hanno stigmatizzato le modalità con cui la Giunta fa la programmazione dei propri atti, perché si è emendata una legge approvata il 29 luglio. Inoltre forti perplessità sono state espresse per l’utilizzo del fondo spese impreviste per la copertura. Per i commissari di maggioranza i chiarimenti forniti dal direttore Rossetti confermano la correttezza dell’atto.
Inoltre la Prima commissione ha proseguito l’esame della proposta di legge ‘Figure di garanzia regionali. Riordino della disciplina legislativa dei Garanti regionali’ firmata da Sarah Bistocchi (Pd). Oggi è stato illustrato un emendamento tecnico che modifica la norma finanziaria, firmato dal presidente Filipponi e scaturito dagli approfondimenti fatti dagli uffici di Palazzo Cesaroni per il visto sulla proposta di legge. DMB/