SERVIZI VETERINARI: “LA REGIONE INTERVENGA PER RISOLVERE I PROBLEMI DI UN SETTORE STRATEGICO PER LA SALUTE ANIMALE E LA SICUREZZA ALIMENTARE” – INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC)

Sandra Monacelli, portavoce dell’opposizione Udc a Palazzo Cesaroni, punta il dito, con una interrogazione alla presidente della Giunta regionale, sulla situazione dei servizi veterinari “denunciata da tempo dalla segreteria regionale umbra della Federazione veterinari e medici”. Precariato e mancanza di automezzi per l’espletamento del lavoro sono le questioni principali poste da Monacelli che sollecita la Giunta regionale ad intervenire e sottolinea “la centralità dei servizi veterinari a garanzia della salute animale e umana”.

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22 Set 2010 01:00

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(Acs) Perugia, 22 settembre 2010 - Il portavoce dell’opposizione Udc a Palazzo Cesaroni, Sandra Monacelli, con una interrogazione al presidente della Giunta regionale interviene nel merito delle “problematiche dei servizi veterinari, denunciate dalla segreteria regionale umbra della Federazione veterinari e medici (Fvm)”. In particolare, l’esponente Udc chiede di sapere come la Regione intende intervenire “in ordine all'incresciosa situazione dei precari, a tutela dei loro diritti, nell'interesse della salute dei consumatori”. E punta l’attenzione sulle questioni relative all’uso degli automezzi da parte degli operatori, sollecitando provvedimenti per risolvere il problema relativo “all’uso dei mezzi di trasporto e alla sicurezza degli addetti ai lavori che ne fanno uso, per garantire urgenze e interventi in ogni parte del territorio ed assicurare i Lea previsti per legge, onde scongiurare la completa sospensione delle attività”.

I servizi veterinari, ricorda Monacelli, “svolgono un'attività che, partendo dalla sanità animale e dall'igiene zootecnica, è volta a tutelare la sicurezza alimentare, da cui dipende la salute dell'essere umano. Le difficoltà in questo ambito denunciate da tempo dall’Fvm non riguardano quindi soltanto una categoria di lavoratori, che pur merita la nostra attenzione ai fini del rispetto dei loro diritti, ma coinvolge un problema di interesse generale e perciò necessita di un'urgente presa di posizione da parte dell'istituzione regionale, non più rinviabile di fronte al livello di gravità raggiunto”. Rispetto alla questione del precariato medico-veterinario, l’esponente regionale dell’Udc, spiega che i concorsi per l'accesso di ruolo da dirigente veterinario dipendente, con procedure trasparenti come prevede il Dpr “483/’97”, sono “raramente espletati e non garantiscono nemmeno il turn over essenziale. Risulta così particolarmente aggravata – sottolinea Monacelli - la situazione dei precari convenzionati con contratti atipici, sempre più legati ad una forte discrezionalità delle direzioni generali delle Asl e per questo condizionati da una sorta di ricatto, privati dei diritti relativi a maternità, ferie e malattia, ai quali non è stato mai applicato per tutto il quadriennio neanche il contratto Sisac previsto per legge. In alcuni casi addirittura – aggiunge - ai precari vengono fatte espletare impropriamente le mansioni di ufficiale di polizia giudiziaria, assolutamente incompatibili con lo stato giuridico attribuito a questo tipo di figura professionale”.

La portavoce dell’opposizione Udc affronta infine la questione dell’uso degli automezzi: “C’è un problema di sicurezza – spiega - relativo alle gravi carenze del parco autovetture a disposizione delle sedi operative, in termini sia quantitativi che di caratteristiche tecniche e di sicurezza stradale, che non permette il rispetto nemmeno dei Livelli essenziali di assistenza previsti per legge, considerando anche il frequente accesso a tipologie di territorio disagiato”. Monacelli rileva poi che le “pressanti richieste” fatte dal sindacato dei veterinari e dalla Fvm per ottimizzare e razionalizzare l'uso delle risorse esistenti, non hanno ricevuto risposta, da parte della Giunta regionale. E da ultimo – conclude – va rilevato come il decreto legge ‘78/2010’ e l'interpretazione erronea che ne è stata data parte delle aziende sanitarie impedendo ai sanitari l’utilizzo del mezzo proprio concorre a determinare una situazione di blocco dell’operatività dei servizi”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 22/09/2010