(Acs) Perugia, 14 dicembre 2011 - “In attesa della sentenza della Corte d'appello sulla vicenda Umbria Olii, ritengo che sia scritta una pagina molto importante, che rappresenta un atto di giustizia non solo per i familiari delle vittime ma per l'intero mondo del lavoro, che impegna tutti ad agire quotidianamente affinché tragedie del genere non abbiano più  a ripetersi”. Così il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Smacchi che aggiunge: “L'unica cosa certa è che viene confermato in pieno l'impianto accusatorio, smontando (in attesa della sentenza di secondo grado) nei fatti la tesi dell'imprenditore Giorgio Del Papa, il quale ha sempre sostenuto che l'incidente del 25 novembre 2006 fu provocato da un errore umano. La cosa che più mi ha colpito – sottolinea - è stata la grande compostezza con la quale i familiari delle vittime, ai quali esprimo la mia vicinanza, hanno accolto la sentenza: niente lacrime, ma un senso profondo per un atto di giustizia che non può certo cancellare il loro grande dolore”. 
Il consigliere regionale del Pd sottolinea poi un altro aspetto: “Del Papa ha affermato anche che la sua richiesta di danni ai familiari delle vittime (35milioni di euro), fu avanzata a suo tempo per salvaguardare la propria azienda, una notizia che fece scalpore , ma che in tanti forse in troppi hanno frettolosamente dimenticato. Anche su questo versante i familiari delle vittime, ai quali esprimo la mia vicinanza, hanno dimostrato grande dignità e compostezza di fronte a quella che, ai più, è sembrata una vera e propria provocazione”.
“In questo contesto – conclude Smacchi - voglio ricordare il grande impegno profuso sin da subito dalla Regione Umbria con l'allora presidente Maria Rita Lorenzetti. Un lavoro che vede nella sentenza il pieno riconoscimento di una scelta politica forte oltre al risarcimento pari a 144mila euro per le risorse impiegate a bonificare la zona che fu oggetto della tragedia”. MP/