(Acs) Perugia, 20 gennaio 2010 - “La semplificazione della legislazione regionale finalizzata ad una maggiore efficacia delle stesse, è un obiettivo primario dell’azione dell’Assemblea legislativa che, nel corso dell’ottava legislatura, ha prodotto alcuni significativi risultati attraverso l’abrogazione di 261 leggi. Il sistema Umbria necessita di scelte legislative moderne, trasparenti e chiare per semplificare la vita dei cittadini singoli e associati e per aumentare il proprio vantaggio competitivo a livello economico e sociale, fornendo al sistema imprenditoriale strumenti agili ed efficaci”. Il presidente del Comitato per la legislazione di Palazzo Cesaroni, Giancarlo Cintioli (PD), interviene su quella che definisce una “questione delicata e strategica” relativa alla semplificazione del corpus normativo della Regione Umbria. Cintioli valuta in maniera positiva quanto fatto finora dal Consiglio regionale: “Dal 2005 al 2010 – spiega - sono state stralciate 261 leggi, di cui 154 con un solo provvedimento approvato il 12 gennaio scorso, il cosiddetto ‘taglia leggi’”.
L’atto a cui si riferisce il presidente del Comitato per la legislazione è la legge "Semplificazione legislativa mediante abrogazione di leggi e regolamenti regionali non più applicabili", proposta dai componenti del Comitato stesso (Cintoili, Fronduti, Melasecche, Ronca, Tomassoni e Zaffini) con il quale sono state cancellati dall’ordinamento regionale dell’Umbria 154 leggi e 6 regolamenti.
“Con questa legge – spiega Cintioli –, prosegue e meglio si definisce un’operazione di ‘pulizia normativa’ della legislazione regionale, necessaria per la semplificazione e la chiarificazione del sistema normativo della Regione Umbria. Un’azione che dovrà proseguire e costituire uno degli obiettivi prioritari anche della nona legislatura”. Cintioli ricorda infine che, sempre a proposito di chiarezza, efficacia e abbreviazione dei tempi, il Consiglio regionale, in seno alla seconda Commissione sta affrontando il disegno di legge che contiene norme relative al riordino e alla semplificazione in materia di valutazione ambientale strategica e valutazione di impatto ambientale. “Una proposta – conclude il presidente del Comitato per la legislazione – che affronta in maniera efficace alcune delle questioni che sono al centro delle legittime preoccupazioni delle categorie economiche che alla pubblica amministrazione chiedono efficacia, trasparenza e semplicità nelle procedure relative alle proprie attività”. RED/tb