(Acs) Perugia, 7 settembre 2011 – A Palazzo Cesaroni sono iniziati i lavori del Consiglio regionale con l'esame della legge regionale sulla “Semplificazione amministrativa e normativa dell'ordinamento regionale e degli enti locali territoriali”un testo complesso di 145 articoli che si propone di ridurre drasticamente i tempi burocratici di Regione ed enti locali umbri nel rilascio di pratiche amministrative autorizzazioni e permessi.
L'atto è stato illustrato da due distinte relazioni quella di maggioranza di Luca Barberini (Pd) che ha definito la legge “un riordino senza precedenti di procedure e normative, in nome della semplicità a tutto vantaggio di cittadini ed imprese” e subito dopo da Massimo Monni (Pdl) che ha annunciato il voto favorevole sull'atto dichiarando che l'obiettivo della semplificazione era già oggetto di una legge del Pdl nella precedente legislatura e primo punto del programma della candidatura di Fiammetta Modena. Nel corso della seduta finora svolta sono stati presentati alcuni emendamenti, da parte di consiglieri di maggioranza e opposizione, e della Giunta regionale.
BARBERINI LUCA Relatore di maggioranza, “UN RIORDINO SENZA PRECEDENTI DI PROCEDURE E NORMATIVE, IN NOME DELLA SEMPLICITÀ A TUTTO VANTAGGIO DI CITTADINI ED IMPRESE” - Questa legge attua uno dei punti fondamentali del suo programma di legislatura, quello di una Regione Umbria più semplice, più efficiente e più attenta alle nuove sfide della società complessa di oggi. La semplificazione amministrativa e normativa avvia un percorso non più rinviabile di liberazione di risorse, oggi assorbite da processi burocratici che ritardano oltremisura le risposte della Pubblica Amministrazione, per destinarle al potenziamento del sistema economico produttivo; per favorire la competitività delle imprese e, non da meno, per semplificare la vita quotidiana delle famiglie e dei cittadini umbri.
Si tratta di una classica riforma a costo zero che presuppone un riordino senza precedenti di procedure e normative, con l'obiettivo finale di perseguire la più ampia semplicità di procedure e adempimenti senza per questo cadere nella superficialità: è una sfida vera che non ci spaventa perché siamo consapevoli che far fronte alla complessità attraverso la semplicità sia la strategia vincente.
Per questo obiettivo ambizioso, il disegno di legge sulla semplificazione amministrativa strettamente collegata a quella delle norme esistenti impegna Giunta e Consiglio regionale a predisporre entro date precise, fino il 31 dicembre 2014, testi unici che in ordine di priorità riguardano i seguenti settori: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo, governo del territorio, sanità e servizi sociali.
Con la riduzione degli adempimenti amministrativi e dei relativi costi a carico dei cittadini, delle imprese la legge punta ad un risparmio effettivo dei costi, pari al 25 per cento, e per farlo introduce disposizioni collegate automaticamente alla decorrenza dei termini, come l'indennizzo monetario per il ritardo della P. A. nella conclusione del procedimento.
Strumento per attuare gli obiettivi prefissati, è il piano triennale di semplificazione, adottato dalla Giunta regionale e sottoposto alla approvazione del Consiglio regionale. Definisce linee guida, modalità organizzative e tecnologiche, verifica e controllo sullo stato di avanzamento e sull'effettivo raggiungimento degli obiettivi.
Fra le novità essenziali del disegno di legge sono da segnalare: la conferenza dei servizi, individuata come soggetto sul quale far convergere tutte le procedure per evitare sovrapposizione di competenze e snellire gli adempimenti, anche attraverso l'utilizzo della conferenza telematica; lo sportello unico per le attività produttive e per l'attività edilizia (Suape); il nuovo istituto della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) che sostituisce la Dia (dichiarazione di inizio di attività); il rafforzamento dell'istituto dell'autocertificazione da parte dei professionisti; la fissazione di tempi precisi per l'esame di istanze di cittadini ed imprese; la riduzione in materia di edilizia a due soli titoli abilitativi.
La legge abolisce anche alcune certificazioni ormai ritenute inutili e superate, ad esempio l'idoneità fisica all'impiego e introduce modifiche in tema di urbanistica ed edilizia come per la vigilanza, responsabilità e sanzioni, per favorire e l'ulteriore recupero di annessi agricoli; per la Vas (valutazione ambientale strategica).
Il disegno di legge e tutti gli emendamenti presentati sono stati esaminati dalla Prima Commissione che ha deciso a maggioranza, con 4 voti favorevoli, e 3 di astensioni tecnica di esprimere parere favorevole sul testo che si propone, così come risulta modificato”.
MASSIMO MONNI (Pdl), relatore di minoranza. “VOTEREMO Sì AD AD UNA LEGGE CHE ARRIVA TARDI, MA ERA NEI NOSTRI PROGRAMMI ED APPLICA NOVITÀ VOLUTE DAL GOVERNO NAZIONALE” - Come minoranza voteremo il disegno di legge a favore perché questa legge che arriva comunque troppo tardi, era già stata oggetto di una proposta fatta dal Pdl nelle precedente legislatura, e perché il tema della semplificazione amministrativa era al primo punto del programma della candidatura a presidente della collega Fiammetta Modena. Mi fa piacere sottolineare che molte indicazioni della legge provengono dal Decreto legge 70 del 2011, voluto dal Governo, e che introduce istituti importati come il silenzio assenso e le premialità edilizie per chi recupera e fa riqualificazione urbana. Un ruolo importante lo avrà anche il nuovo strumento denominato Scia (segnalazione certificata di inizio attività) prevista in un altro decreto del Governo, il numero 78 del 2010. E' Importante aver ampliato il ventaglio di interventi in edilizia per i quali non sarà richiesto titolo abilitativo, ma una semplice comunicazione di lavori da fare al Comune. Utili anche alcune procedure semplificate per le varianti alla parte strutturale dei Prg comunali e l'adeguamento di altre disposizioni per favorire il recupero di annessi agricoli, serre ed attività florovivaistiche, limitando l'uso di piani attuativi. Si tratta di un provvedimento utile ad incrementare i livelli di competitività e crescita economica del sistema locale che dovrebbe diminuire di almeno un quarto il peso della burocrazia sui cittadini e sulle imprese. Il suo effetto dovrebbe aumentare ulteriormente quando saranno varati i testi unici regionali sui principali settori della economia dal turismo al governo del territorio fin alla sanità. Rispetto al testo iniziale molte modifiche sono state introdotte dalla Giunta e dagli stessi consiglieri”.
SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA: LA SCHEDA
La legge sulla “semplificazione amministrativa e normativa dell'ordinamento regionale e degli enti locali territoriali umbri, è intesa come fattore fondamentale di competitività; punta alla modernizzazione del sistema burocratico, favorendo competitività, crescita economica e innovazione, anche tecnologica, del sistema produttivo.
Punti centrali della legge:
RIDUZIONE ENTRO IL 2012 DEL 25 PER CENTO DEGLI ONERI AMMINISTRATIVI che ricadono sulle imprese incidendo negativamente su circa l'1,7 per cento del Pil italiano.
SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE - La Regione, in attuazione di quanto previsto nel programma di governo, avvierà una vasta opera di semplificazione delle procedure amministrative regionali e del sistema normativo, promuovendo il più ampio uso di strumenti informatici e telematici al suo interno e nei rapporti con la pubblica amministrazione, i cittadini e le imprese, attraverso le infrastrutture della community network regionale.
OBIETTIVO DI QUESTA LEGISLATURA la rimozione e la riduzione degli adempimenti amministrativi e dei relativi costi; dei tempi per l'espletamento dei procedimenti amministrativi 'introducendo l'indennizzo monetario per il ritardo nella conclusione dei procedimenti; la previsione di un particolare favore nei confronti delle imprese in possesso di alcune certificazioni di qualità ambientale; una forte implementazione dell'e-government nelle amministrazioni locali.
LA CONFERENZA DI SERVIZI perfezionata viene individuata come strumento privilegiato per ridurre tempi e sovrapposizioni e soddisfare esigenze di semplificazione e celerità del procedimento.
ATTUAZIONE PREVISTA IN DUE FASI: NELLA PRIMAintroducendo alcune discipline dirette ad accelerare e a semplificare l'azione amministrativa; fissando procedure telematiche e scadenze direttamente individuate nel disegno di legge; razionalizzazione della conferenza di servizi e trasformazione dello Sportello unico per l'edilizia in Sportello unico per le attività produttive e per l'attività edilizia (Suape), inteso come interlocutore unico delle imprese; semplificando la normativa di settori strategici come il governo del territorio, l'attività edilizia ed urbanistica, il commercio e la sanità.
NELLA SECONDA CON L'ADOZIONE DI TESTI UNICI, solo per riordinare le leggi vigenti senza apportare modifiche sostanziali ma da varare entro tempi certi: al 30 settembre 2012 (Governo del Territorio), 31 dicembre 2012 (Turismo), 30 giugno 2013 (Commercio), 31 dicembre 2013 (Artigianato e industria), 30 giugno 2014 (Agricoltura), 31 dicembre 2014 (Sanità e servizi sociali).
SPAZIO ALLA AMMINISTRAZIONE DIGITALE con messa a sistema dei servizi infrastrutturali della community network, per: l'interoperabilità, la cooperazione applicativa favorendo anche la gestione dei servizi in forma associata; una decisa semplificazione sui procedimenti dello Sportello unico per le attività produttive e per l'attività edilizia (Suape); attivare conferenze di servizi, anche in via telematica, far accedere agli stessi servizi telematici utilizzando la Pec (Posta elettronica certificata) anche cittadini e imprese in collaborazione con associazioni di categoria e ordini professionali; favorire lo scambio di comunicazioni tra le pubbliche amministrazioni; individuare banche dati d'interesse regionale; attivare processi di diffusione via web dei dati pubblici e delle informazioni che hanno un valore nell'economia della conoscenza e devono quindi essere facilmente e gratuitamente accessibili da cittadini ed imprese; incentivare mediante l'istituzione di un Fondo per lo sviluppo dell'amministrazione digitale e la semplificazione amministrativa, i progetti presentati da enti pubblici del territorio, volti a trasformazioni organizzative di impatto rilevante e misurabile sulla semplificazione e sulla fruibilità dei servizi.
LA LEGGE FISSA TEMPI CERTI DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI in 30 giorniindicando di conseguenza le date per laconclusione dei procedimenti amministrativi nelle diverse materie e fissa penalità nei confronti dei dirigenti responsabili di ritardi, introducendo un indennizzo monetario (70 euro al giorno per un massimo di 2.000 euro) che non sostituisce il risarcimento del danno.
EDILIZIA - I titoli abilitativi per l'attività edilizia sono ridotti a due tipologie: la segnalazione certificata di inizio attività (Scia) obbligatoria, che sostituisce la Dia (Denuncia di inizio attività) e si ottiene su istanza dell'interessato che può avvalersi della autocertificazione del progettista e di altri tecnici abilitati, anche per costruzioni in aree sottoposte a vincolo ambientale. La Scia che finirà per regolamentare una quota rilevante delle attività edilizie, consente di avviare i cantieri già alla presentazione, ovvero quando assumono efficacia assensi, autorizzazioni o pareri richiesti dalla normativa, anche nel caso in cui questi non siano certificati e allegati all'istanza. Altro titolo abilitativo è Il permesso di costruire applicabile per le opere non soggette a Scia obbligatoria. Si acquisisce mediante procedimento su istanza dell'interessato ed anche in questo caso con autocertificazione del progettista o di altri tecnici abilitati”. GC/