SCUOLA DI POLIZIA SPOLETO: “INCREMENTARE LA FORMAZIONE OPPURE TROVARE UNA SEDE CHE COSTA MENO DI 3 MILIONI E 900MILA EURO L'ANNO” - PER ROSI (FI) “POSSIBILE ANCHE INCLUDERE QUELLA DI CESENA”

Per Maria Rosi, consigliere regionale di Forza Italia, l'obiettivo primario da raggiungere per assicurare il futuro della scuola di Polizia di Spoleto è incrementare i corsi di formazione per gli agenti, che porterebbero maggiori entrate, oppure evitare di pagare i 3 milioni e 900mila euro di affitto alla società che gestisce l'immobile, valutando altre soluzioni.

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08 Nov 2013 00:00

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(Acs) Perugia, 8 novembre 2013 - “O si incrementa l'alta formazione della Polizia di Stato con più corsi, che produrrebbero più entrate, oppure si trovi una sede più economica per la scuola di Spoleto, visto che costa 3 milioni e 900mila euro di affitto, da versare alla società privata che ha acquistato l'immobile dallo Stato”: è la valutazione di Maria Rosi (FI) sul futuro della scuola di Polizia di Spoleto, di cui si è parlato a Palazzo Cesaroni anche pochi giorni fa, in occasione dell'incontro tra il presidente del Consiglio Eros Brega ed i rappresentanti sindacali della polizia.

Rosi prende posizione sulla vicenda spiegando che “la migliore ipotesi per la scuola di Polizia spoletina sarebbe quella di vedere incrementato il numero dei corsi di formazione, tra l'altro indispensabili in un momento critico per la sicurezza dei cittadini e sicuramente utili al proseguimento delle attività in quanto portano entrate economiche”. Ma alla consigliera di centrodestra non piace il voler mantenere in piedi un affitto particolarmente esoso con l'ipotesi di includere il commissariato di Spoleto e la caserma dei vigili del fuoco, “meglio allora trovare un edificio più economico – afferma -, magari utilizzando spazi demaniali, oppure riunire le scuole di alta formazione in Umbria, includendo quella di Cesena e farne una sola che sia di riferimento per l'intera Italia centrale. Non si sottovaluti – conclude  – il ruolo e l'importanza di una scuola che ha formato migliaia di agenti e dove lavorano decine e decine di operatori di polizia, risorse umane preziosissime che, con la chiusura della scuola, verrebbero disperse sul territorio nazionale”.

L'allarme sul futuro della scuola è stato lanciato dai rappresentanti regionali dei tre sindacati di polizia in ragione di segnali da parte del Ministero circa la possibilità di dover chiudere la scuola per mancanza di risorse adeguate. RED/PG

Ultimo aggiornamento: 08/11/2013