“Sbloccare la situazione dopo un anno di attese, mozione anche nei Comuni di Perugia e Umbertide”
Tommaso Bori (Pd) annuncia mozione su sisma e ricostruzione
27 Feb 2024 13:11
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(Acs) Perugia, 27 febbraio 2024 – “Il Pd è pronto ad un’azione congiunta in Regione e nei Comuni di Perugia e Umbertide, con l’obiettivo di sbloccare la situazione dei terremotati del sisma del 9 marzo 2023”. Così il consigliere regionale del Partito democratico, Tommaso Bori, annunciando che la mozione “presentata in Regione per impegnare la Giunta ad una serie di azioni che sostengano i cittadini che da un anno attendono risposte, è stata presentata anche nei Comuni di Perugia e Umbertide, per dare tutti gli strumenti necessari affinché la situazione dei terremotati possa essere finalmente presa in carico con serietà ed efficienza”.
“A quasi un anno dal sisma che ha colpito Pierantonio, Sant'Orfeto e Pian d'Assino – spiega Bori - serve una svolta e un’accelerazione alla ricostruzione e una chiara roadmap per un terremoto che ha colpito Umbertide e Perugia rendendo inagibili quasi l’80 per cento degli immobili nelle frazioni e causato lo sfollamento di circa 800 persone. Lo stato di emergenza dichiarato dal Governo ha portato allo stanziamento di 3,7 milioni per l’assistenza alla popolazione e il ripristino dei servizi pubblici. Il 30 giugno successivo è anche iniziata l’erogazione del Cas, il contributo per l’autonoma sistemazione dei cittadini. Neanche gli emendamenti presentati al Governo per l'equiparazione al cratere del sisma 2016 per i territori colpiti nel 2023 hanno aiutato perché sono stati bocciati dal Governo”.
“I cittadini – rileva Tommaso Bori - stanno gestendo diverse problematiche, trovandosi impossibilitati sia a rientrare nelle proprie case che ad iniziare i lavori di ricostruzione. Si evidenzia come molte persone stiano ancora pagando i finanziamenti e le rate dei mutui delle case attualmente inagibili, a questi si aggiungono tasse ed imposte locali e ad aggravare il tutto ci sia anche il ritardo con cui spesso arrivano i contributi di autonoma sistemazione. Ad aggravare il senso di abbandono - prosegue Bori - c’è la confusione di fronte ai criteri con i quali i cittadini possono chiedere determinate agevolazioni o aiuti. I ritardi relativi alla ricostruzione delle scuole, poi, potranno causare lo spopolamento della zona”.
“Da qui la nostra iniziativa - conclude il consigliere regionale - per chiedere al Governo e ai Comuni tutte le azioni e le misure per garantire un’adeguata e celere ricostruzione. Puntiamo a impegnare la Regione a stanziare fondi propri per un contributo straordinario che faccia fronte alle difficoltà della popolazione della zona. Serve poi un apposito provvedimento legislativo per la sospensione del pagamento di mutui e imposte nel periodo di transizione fino all’erogazione del contributo per la ricostruzione. Occorre anche provvedere ad ulteriori verifiche relativamente agli edifici dichiarati inagibili. Chiediamo anche l’istituzione di un ufficio o di un punto d’ascolto per aiutare tutte le persone colpite dal sisma nello svolgimento delle pratiche burocratiche. Abbiamo presentato le nostre richieste in un incontro con i terremotati a Sant’Orfeto – ricorda infine Bori - nel quale è intervenuto anche l’ex commissario Giovanni Legnini, che con competenza e professionalità aveva instradato la ricostruzione nella giusta direzione”. RED/mp
