SANITOPOLI: “LEGA AGGRAPPATA A POLTRONE E STATUS QUO, NOI LOTTIAMO PER CAMBIARE IL SISTEMA” - LA REPLICA DI DOTTORINI (IDV) “ALL'ENNESIMO ATTACCO” DI CIRIGNONI (LEGA NORD)

Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini risponde ad una nota di Gianluca Cirignoni (capogruppo Lega Nord) in merito alla sospensione dall'incarico del direttore generale dell'Asl 3, Rosignoli. “Anziché attaccare chi combatte da sempre la parte corrotta del sistema e di aggrapparsi ai successi altrui per avere un minimo di visibilità, - replica Dottorini al capogruppo leghista - chieda espressamente le dimissioni della Rosignoli. Se non lo fa vorrà dire che condivide le scelte operate alla Asl di Foligno. Scambi di voti, clientele e raccomandazioni sono un virus letale per la democrazia. Noi non ammetteremo insabbiamenti”.

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07 Set 2011 01:00

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(Acs)Perugia, 7 settembre 2011 -Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, replica “all'ennesimo attacco” del capogruppo leghista a Palazzo Cesaroni, Gianluca Cirignoni e lo invita a “leggere qualche giornale locale e non solo 'La Padania'. Saprebbe così che l'Italia dei Valori ha ottenuto la sospensione della direttrice della Asl 3 di Foligno, nonostante l'atteggiamento accondiscendente di Lega e Pdl. Se gli umbri aspettano che la Lega Nord svolga seriamente il lavoro di opposizione passerà molto tempo. Anziché attaccare chi combatte da sempre la parte corrotta del sistema e di aggrapparsi ai successi altrui per avere un minimo di visibilità, Cirignoni chieda espressamente le dimissioni della Rosignoli. Se non lo fa - sottolinea il capogruppo dipietrista -, vorrà dire che condivide le scelte operate alla Asl di Foligno".


 

"Possiamo capire l'imbarazzo della Lega - continua Dottorini - nel vedere accolte, almeno in parte, le nostre istanze. Forse non si aspettavano che la Giunta regionale decidesse di avviare un iter per la sospensione dall'incarico della Rosignoli, smontando così sul nascere le esternazioni di chi non sa far altro che gridare al vento. Chi appartiene a un partito - aggiunge - che a Roma va a braccetto con inquisiti e condannati pur di rimanere aggrappato a poltrone e status quo, può solo tentare di buttarla in caciara, provando fastidio verso chiunque lavori per ottenere risultati concreti e cambiare il sistema. Rimane comunque inalterata la nostra richiesta di fare in fretta - conclude Dottorini -, in modo che da questa vicenda, al di là dei rilievi giudiziari che emergeranno in maniera più definita nei prossimi giorni, si tragga una lezione politica. Scambi di voti, clientele e raccomandazioni sono un virus letale per la democrazia. Noi non ammetteremo insabbiamenti”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 07/09/2011