SANITÀ: “IN UMBRIA TICKET SANITARI PER UNDICI MILIONI ANNUI SUL CETO MEDIO” - PER BRUTTI (IDV) “SI È SCELTA LA VIA PIÙ FACILE E INGIUSTA”.

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13 Set 2011 01:00

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(Acs) Perugia, 13 settembre 2011 – “Undici milioni di euro l'anno, per lo più a carico del ceto medio. Magari, detta così, suona diversa e qualcuno si sveglia”.

Così Paolo Brutti, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, dopo la audizione dell'assessore alla sanità Franco Tomassoni in terza Commissione, critica la scelta fatta dalla Giunta parlando di approccio diretto con le cifre nella battaglia contro i ticket sanitari. A suo giudizio,”si è scelta la via più facile e più ingiusta. Continuiamo a ripetere che è profondamente sbagliato trasferire sui cittadini le inique manovre del Governo e che andava fatto il possibile per scaricare parte dei tagli sulla pesante macchina burocratica che amministra la nostra sanità. Undici milioni di prelievo sono tantissimi - prosegue Brutti -, anche perché vanno a gravare per lo più su un ceto medio fortemente vessato. Con i ricchi che scelgono le cliniche private, con gli evasori che in virtù del basso reddito sono esenti dal ticket, con il complice silenzio del centrodestra, ben lieto di sfilare ai cittadini umbri un mucchio di soldi a sostegno della manovra Berlusconi: alla fine pagano solo le persone per bene. Che da oggi hanno un motivo in più per stare male”. GC/gc


 

Ultimo aggiornamento: 13/09/2011