(Acs) Perugia, 19 luglio 2010 – “La posizione della Regione Umbria in merito alle modalità di somministrazione della pillola abortiva RU486 oscillano tra l’arroganza e la demagogia”. E’ quanto emerso da un incontro organizzato, oggi, dal gruppo consiliare del Pdl, a Palazzo Cesaroni, e al quale hanno partecipato vari esponenti del Forum delle famiglie, del movimento Scienza e Vita, del Movimento per la vita, oltre a rappresentanti del personale medico che sostengono le posizioni di precauzione espresse dal ministero della Salute.
Critiche sono state espresse verso le dichiarazioni, in proposito alla somministrazione della pillola, da parte dell’assessore regionale alla Sanità, Vincenzo Riommi, giudicate “fortemente ideologizzate e senza alcuna ragione di carattere sanitario”.
“Non vogliamo contestare il diritto da parte delle Regioni di valutare come procedere, - hanno detto Alfredo De Sio, Maria Rosi e Raffaele Nevi - ma non è accettabile proporre strumentalmente una presunta supremazia scientifica della commissione istituita dall’assessore, rispetto a quella del ministero della Salute, che prende spunto da tre pronunciamenti del Consiglio Superiore di Sanità, che rappresenta l’autorità scientifica più importante in ambito sanitario”.
Gli esponenti del Popolo della libertà hanno anche sottolineato come “il protocollo nazionale sulle linee guida per la somministrazione della RU486 sia un valido contributo per unificare le procedure e favorire un monitoraggio efficace a livello territoriale, mentre le argomentazioni dell’assessore che, come valutazione scientifica richiama la volontà di fare scelte sulla base di un ‘attenta partecipazione popolare’, presentano, queste sì, un approccio ideologico e strumentale che nulla a che vedere con il rispetto della legge 194/78”.
“Riteniamo – hanno aggiunto - che il consenso informato sulla necessità sanitaria del ricovero per chi intende sottoporsi al trattamento, sia coerente con l’obiettivo di garantire la salute fisica e psicologica della donna così come previste anche dalla stessa legge 194”.
In conclusione dell’incontro, il consiglieri regionali del Pdl hanno garantito il loro impegno a “continuare, sin dai prossimi giorni, i confronti con associazioni , movimenti e personale medico al fine di promuovere una massiccia campagna di attenzione su questo argomento”, oltre ad impegnarsi a “predisporre atti urgenti di sindacato ispettivo per conoscere i contenuti ed i tempi delle decisioni che la Giunta intende adottare”. RED/as