(Acs) Perugia, 15 febbraio 2016 - “La nomina dei direttori generali della sanità si è trasformata in una dura lotta di potere, combattuta sui giornali e nelle stanze politiche, che non mira alla ricerca del merito e del meglio per gli umbri”. Lo afferma il consigliere regionale Claudio Ricci (portavoce centro destra e liste civiche).
Secondo Ricci “questa situazione non è più accoglibile, come si sente ascoltando chi opera nella sanità umbra e si aspettava un chiaro cambiamento teso a scegliere, come dirigente apicale, chi può fare meglio per ridurre sprechi e inefficienze. Va ricordato che la sanità umbra è al decimo posto fra le regioni italiane per Livelli essenziali di assistenza (Lea), mentre diminuire i tempi di attesa per gli esami e introdurre sistemi tecnologici, come il fascicolo sanitario elettronico, potrebbe far risparmiare il 10 percento. È necessario – conclude - un cambiamento con il vincolo di ridurre ad un massimo di 10 anni l'incarico ad uno stesso dirigente (come avviene per i sindaci) e, comunque, gli stipendi dei dirigenti devono essere complessivamente ridotti del 50 percento". RED/mp