SANITÀ: “SUBITO IN FUNZIONE LA NUOVA TAC DELL’OSPEDALE DI SPOLETO, LE MALATTIE E LA TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI NON VANNO IN FERIE” - NOTA DI SMACCHI (PD)

Il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Smacchi, interviene sulla questione della nuova tac che giacerebbe inutilizzata presso l'ospedale di Spoleto. Per Smacchi “la malattia e la necessità di indagarne le conseguenze non hanno periodi di ferie: i cittadini hanno il diritto assoluto e incontrastabile di avere dalla sanità pubblica le migliori risposte nel più breve tempo possibile”.

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24 Ago 2011 01:00

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(Acs) Perugia, 24 agosto 2011 - “Evidentemente alcuni non hanno ancora compreso che una stagione si è definitivamente conclusa e che la nuova si rivolgerà esclusivamente al miglioramento dei sevizi offerti ai cittadini e chiamerà a pagare il conto coloro che non rispetteranno le chiare linee di indirizzo volute dal Consiglio regionale”. Lo afferma il consigliere del Partito democratico Andrea Smacchi, facendo riferimento “alla notizia apparsa sui giornali locali riguardo ad una nuova tac che da mesi aspetta di essere messa in funzione all’ospedale di Spoleto, che avrebbe dell’incredibile e del grottesco se non riguardasse la salute dei cittadini”.

Smacchi evidenzia che “la malattia e la necessità di indagarne le conseguenze non hanno periodi di ferie. I cittadini hanno il diritto assoluto e incontrastabile di avere dalla sanità pubblica le migliori risposte nel più breve tempo possibile senza dover subire spostamenti di tempo né di luogo. La nostra sanità è riconosciuta come tra le migliori in Italia e per questo nessuno si può permettere atteggiamenti passivi né tanto meno fatalisti anzi, con l’aumentare delle responsabilità e delle retribuzioni, si è chiamati ancora di più ad offrire risposte ai cittadini immediate e conformi ai nostri standard”.

Il consigliere regionale osserva che “la necessità di dirottare i malati anche in strutture private fuori regione, oltre a rappresentare un danno economico per la sanità regionale, va contro l’impostazione che vuole la presenza capillare della sanità pubblica affiancata da quella privata in settori ben precisi. La nostra realtà socio-economica è capace di grandi sforzi di solidarietà, come quello della Fondazione Carispo, il cui azionariato è rappresentato da tanti piccoli risparmiatori umbri, che merita la massima riconoscenza, ma anche la tempestiva fruibilità. Una nuova tac con tecnologia e precisione unica invece di apportare benefici accorciando le liste di attesa, ha addirittura causato un effetto paradosso, tanto da allungarle e questo, per chi governa la Regione, deve essere inaccettabile. La situazione venutasi a creare – conclude - è sicuramente il risultato di responsabilità ben precise che dovranno necessariamente emergere per trovare le adeguate e conseguenti risposte: forse alcuni avranno anche più tempo libero”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 24/08/2011