SANITÀ: “SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE PER L'OSPEDALE DI BRANCA” - INTERROGAZIONE DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO)

Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) interroga la presidente della Regione Catiuscia Marini per sapere se la Giunta è a conoscenza delle criticità inerenti l'ospedale di Branca, come la mancata nomina del primario di rianimazione, la diminuzione dei posti letto nei reparti di chirurgia e medicina, gli imminenti pensionamenti di figure apicali del nosocomio, i tempi di attesa per le visite specialistiche, e quali azioni  intenda mettere in atto per superarle.

Data:

18 Mar 2014 00:00

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(Acs) Perugia, 18 marzo 2014 – Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) interroga la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, per sapere se la Giunta è a conoscenza delle criticità inerenti l'ospedale di Branca, come la mancata nomina del primario di rianimazione, la diminuzione dei posti letto nei reparti di chirurgia e medicina, gli imminenti pensionamenti di figure apicali del nosocomio, i tempi di attesa per le visite specialistiche, e quali azioni intenda mettere in atto per superarle.

“Siamo tutti orgogliosi del fatto che nel campo della gestione sanitaria la Regione Umbria è ai primissimi posti in Italia – spiega Goracci – e che l'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino sia stata la prima esperienza umbra lungimirante di fusione di due strutture sanitarie (operazione alla quale credo di aver dato un significativo contributo), percepita come un'operazione di garanzia e qualità per la salute dei cittadini. Particolarmente positivo – continua - è il fatto che in quel presidio e sul territorio di riferimento operano molte associazioni di volontariato che rappresentano un sicuro valore aggiunto sia sul piano sanitario che su quello umano e culturale. Ma troppo spesso, per strumentali ragioni politiche, rappresentanti del territorio danno letture ed esprimono considerazioni trionfalistiche sul 'tutto va bene e per il meglio' che purtroppo non corrispondono alla realtà”.

Invece, “molte – afferma Goracci - sono le preoccupazioni e le incertezze: la mancata nomina del primario di rianimazione, elemento che contraddice l'essere l'ospedale di Gubbio-Gualdo uno dei poli dell'emergenza-urgenza della regione; la preoccupazione per i prossimi pensionamenti di figure apicali; la diminuzione di posti letto nei reparti di chirurgia e medicina. Poi ci sono le situazioni più ordinarie, quotidiane, che fanno riflettere e preoccupano i cittadini: ad esempio il fatto che per una visita oculistica una persona che ha un solo occhio deve aspettare 10 mesi; che per essere sottoposti ad una tac nella stessa Asl, all'ospedale di Gubbio-Branca viene fissata dopo due mesi, all'ospedale di Città di Castello si può eseguire il giorno dopo, e questo fa sentire da sempre l'ospedale Gubbio-Gualdo non figlio ma 'figliastro' rispetto a quello di Città di Castello, cosa tante volte riscontrata e sempre denunciata e sottolineata sia dagli operatori sanitari che dai pazienti”. RED/pg

Ultimo aggiornamento: 18/03/2014