(Acs)Perugia, 28 marzo 2012 - “Quante prestazioni specialistiche ambulatoriali e diagnostiche sono state erogate dai medici in regime istituzionale e di intramoenia nel biennio 2010/2011, relativamente ad ogni dipartimento sanitario delle 6 aziende regionali?”. Lo chiede alla Giunta regionale, attraverso una interrogazione, il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni. L'atto ispettivo, secondo l'esponente umbro del Carroccio, è necessario “per fare piena luce sul funzionamento del settore dell'intramoenia della sanità umbra e sui riflessi negativi che determina sulle liste d'attesa e sui tempi d'attesa per i pazienti”.
Cirignoni chiede anche di conoscere “le motivazioni per le quali le aziende sanitarie regionali hanno fino ad oggi disatteso le chiare indicazioni contenute nell'ultimo Piano sanitario regionale non pubblicando, nei propri siti web, con cadenza settimanale, i report periodici delle attività di intramoenia e istituzionali, ammesso che li abbiano monitorati, rilevati ed organizzati come stabilito dal Piano per il contenimento dei tempi di attesa in sanità approvato oltre un anno e mezzo fa”.
Un altro rilievo del capogruppo leghista riguarda il motivo per cui “nella predisposizione dei report delle liste d'attesa pubblicati nei siti delle aziende sanitarie regionali non si siano applicate le direttive regionali relative all'omogeneità nel trattamento dei dati, che dovrebbe essere garantita dal sistema informativo regionale, tanto che è difficoltoso e quasi impossibile per un cittadino confrontare tra loro i dati delle aziende sanitarie”.
Per Cirignoni “non si può più rimandare l'applicazione di regole che portino trasparenza nell'attività di intramoenia nella sanità umbra, sia per l'evidente conflitto di interessi che fa capo al medico, allo stesso tempo dipendente pubblico e libero professionista in cointeressenza con l'Asl, sia le ombre che questo conflitto d'interessi getta sulle liste d'attesa. Ma anche – conclude - sia per gli esiti dei controlli eseguiti sull'intramoenia nella sanità umbra dai Carabinieri nel biennio 2010/2011 e riportati alla Commissione d'inchiesta parlamentare sulla Sanità, dove sono state riscontrate numerose irregolarità”. RED/as