(Acs) Perugia, 9 settembre 2014 - “Per il consigliere Andrea Smacchi chi in questi ultimi mesi aveva lanciato grida di allarme sulla situazione dell'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino aveva ululato alla luna: evidentemente 'i licantropi' stavolta sono riusciti nell'intento”. Lo rileva il capogruppo Udc all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Sandra Monacelli.
“Posso affermare senza tema di smentita – aggiunge Monacelli - di non essere stata l'unica ad aver alzato la voce per porre l'attenzione sulla riduzione dei posti letto che rischiava seriamente di compromettere il riconoscimento di emergenza-urgenza del nosocomio. Sindacati, altri consiglieri regionali, movimenti e partiti politici, professionisti del settore, tutti si sono adoperati nei rispettivi ruoli per denunciare la situazione al fine di salvaguardare una struttura fondamentale per il territorio dell'Alto Chiascio. Pertanto non posso che esprimere piena soddisfazione per la decisione della Usl n. 1 di ripristinare 12 dei 14 posti letto sottratti in un primo momento ai reparti di chirurgia e medicina per fare posto a quelli di Rsa”.
Sandra Monacelli ritiene che “non sia lontano dalla realtà sostenere che questa unità di intenti abbia con ogni probabilità portato la Usl a tornare sui propri passi, 'rettificando la parte inerente la rimodulazione dei posti letto per acuti', come riporta la stessa delibera del 5 settembre scorso. Non rammento invece a tal proposito – conclude il consigliere regionale - di aver udito, se non flebilmente, la voce del consigliere Smacchi, che mi sembra propenso a tuonare sulla sanità a seconda del colore e degli amici presenti nelle amministrazioni locali”. RED/mp