SANITÀ: “PROFESSIONISTI COMPETENTI PER SOPPERIRE ALLA CARENZA DI PERSONALE INFERMIERISTICO,TECNICO-SANITARIO E DI SUPPORTO” - VALENTINO (FI) PRESENTA UNA PROPOSTA DI LEGGE

Il consigliere regionale Rocco Valentino (FI) ha presentato una proposta di legge che mira alla previsione di professionisti esperti, da parte della Regione, al fine di sopperire alla carenza di personale infermieristico,tecnico-sanitario e di supporto migliorando al risposta assistenziale ai bisogni dei cittadini”. Valentino fa sapere che la sua iniziativa parte dalla constatazione della“forte  carenza infermieristica, tecnica e di altri operatori delle professioni sanitarie del comparto che sta raggiungendo livelli preoccupanti, tanto in ambito nazionale quanto in Umbria”.

Data:

30 Ott 2014 00:00

Tempo di lettura:

2 minuti, 9 secondi

 

(Acs) Perugia, 30 ottobre 2014 - “Autorizzare il personale sanitario non medico ad esercitare l’attività libero professionale, per mettere in campo professionisti di provata competenza e sostenere il Servizio sanitario regionale sopperendo alla carenza di personale infermieristico, tecnico-sanitario e di supporto migliorando la risposta assistenziale ai bisogni dei cittadini”. È quanto si prefigge il consigliere regionale Rocco Valentino (Forza Italia) che in  proposito ha presentato una proposta di legge,  grazie anche alla “collaborazione col Fsi-Usae, sindacato maggiormente rappresentativo delle professioni sanitarie” che detta 'Disposizioni in materia di libera professione da parte del personale delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica'.

L'input che ha portato Valentino alla proposta legislativa parte dalla “forte  carenza infermieristica, tecnica e di altri operatori delle professioni sanitarie del comparto che sta raggiungendo livelli preoccupanti, tanto in ambito nazionale quanto nella nostra regione, che mettono in discussione il diritto del cittadino alle migliori cure possibili”.

Valentino rileva che, “la carenza di personale sanitario sul territorio è stata in parte ovviata dai cittadini rivolgendosi ad infermieri ed operatori sanitari immigrati provenienti soprattutto dai Paesi dell’Est e dall’America latina. Purtroppo – aggiunge -, l’evidente difficoltà comunicativa mette in discussione non la professionalità di questi operatori, ma l’immediatezza di una pronta risposta assistenziale”.

Per l'esponente di Forza Italia, quindi, “il legislatore regionale, autorizzando il personale sanitario non medico ad esercitare l’attività libero professionale, potrà soddisfare la crescente domanda assistenziale legata a diversi fattori, quali aumento della vita media, la cronicità e la complessità di molte patologie, i notevoli cambiamenti della situazione epidemiologica, il mutamento delle condizioni sociali generali e via dicendo. Con questo intervento – spiega - sarà possibile per i cittadini di usufruire di prestazioni assistenziali svolte da professionisti che possiedono competenze certificate, arginando in tal modo il fenomeno dell’esercizio abusivo delle professioni”.

Secondo Valentino “questo permetterà al personale sanitario operante nelle Aziende sanitarie di poter far fronte ai costi della vita dando loro la possibilità di esercitare la libera professione sul territorio o presso altre strutture del Ssr o con esso convenzionato. L’attivazione della libera professione – conclude - non comporterà maggiori oneri a carico della finanza regionale e potrà essere esercitata dal personale purché non in conflitto di interessi rispetto all’espletamento delle proprie attività istituzionali”.

Valentino fa sapere infine che una proposta legislativa analoga, finalizzata alla “istituzione della nuova figura professionale dell’assistente socio-sanitario domiciliare”, è stata contestualmente presentata, alla Camera, dal deputato forzista Pietro Laffranco.  RED/as

Ultimo aggiornamento: 30/10/2014