(Acs) Perugia, 20 febbraio 2015 - “In che modo sono stati determinati i premi di risultato che la Giunta regionale si accinge a pagare ai quattro direttori generali della sanità umbra in relazione agli obiettivi di gestione loro assegnati per il 2013”. È quanto chiede all'Esecutivo di Palazzo Donini, attraverso una interrogazione, Gianluca Cirignoni (Gruppo misto).
Nel suo atto ispettivo, il consigliere regionale di opposizione ricorda come “con apposita delibera (n.126 del 09/02/2015), a seguito di valutazione complessiva del loro operato fatta dalla direzione salute e coesione sociale e dall'organismo interno di valutazione (O.I.V.), la Giunta Marini ha stabilito di riconoscere ad ognuno dei quattro direttori un bonus del 18 per cento sul trattamento economico del 2013, circa 24 mila euro a testa per una spesa complessiva extra a carico della sanità regionale di 96 mila euro”.
Secondo Cirignoni, però “sulla decisione di attribuire i premi di risultato e sulla loro determinazione gravano tre questioni segnalate ufficialmente dalla relazione dell'Organismo interno di valutazione alla Giunta che, evidentemente, ha fatto finta di non vederle. Infatti – spiega - gli obiettivi assegnati, in un primo momento correttamente, all'inizio dell'anno di riferimento, sono stati poi variati alla fine dell'anno medesimo (delibera n. 1569 del dicembre 2013). Una tecnica che lo stesso Oiv, ha invitato ad evitare e giustificabile esclusivamente in via eccezionale dato l'anno di transizione per l'organizzazione della sanità regionale. Inoltre gli obiettivi assegnati e variati non sono pienamente significativi dell'andamento della gestione aziendale. Alcuni obiettivi – precisa Cirignoni - non sono stati raggiunti da nessuna delle quattro aziende sanitarie ed inoltre sono state segnalate, sempre dall'Oiv alla Giunta regionale, diverse incongruenze con riferimento ai dati relativi alla quantificazione degli obiettivi di performance per l'anno 2013. Si tratta di dati divergenti in maniera consistente tra quelli rilevati dalla direzione salute e coesione sociale e quelli forniti dalle direzioni delle aziende sanitarie. Per tutto ciò – conclude Cirignoni - auspico che l'Esecutivo risponda con urgenza a questa mia interrogazione”. RED/as