(Acs) Perugia, 10 luglio 2014 - “Grazie alla proposta di legge promossa da alcune associazioni e sottoscritta da oltre 3mila cittadini torna prepotentemente all'attenzione quanto proposto dal sottoscritto circa tre anni or sono in sede di approvazione della legge '18/2012' (Ordinamento del Servizio sanitario regionale). Così il capogruppo regionale del Psi, Massimo Buconi a margine della riunione odierna, congiunta, di Prima e Terza Commissione dove è stata presentata una iniziativa legislativa popolare che punta a modificare l'ordinamento del sistema sanitario regionale.
Buconi ricorda quindi come egli stesso, nel 2012, “recuperando quanto proposto da comitati ed associazioni” presentò, come consigliere regionale un emendamento alla legge, “teso a spostare la centralità del sistema sanitario dagli ospedali ai distretti; a mettere in discussione l'assegnazione delle risorse in base alla spesa storica; a valutare e rivedere l'attuale distribuzione territoriale dei servizi; a recuperare il ruolo e la partecipazione dei Sindaci a processi decisionali della programmazione sanitaria”.
Il capogruppo socialista rimarca come all'epoca, la Giunta regionale, “constatata un'ampia convergenza consiliare sull'emendamento proposto e considerato che l'approvazione dello stesso avrebbe 'rivoluzionato' il sistema, ne chiese il ritiro e si trasformò lo stesso in un ordine del giorno (atto di indirizzo) a firma di tutti i gruppi di maggioranza, che ne recepiva le finalità ed invitava l'Esecutivo ad iniziare un percorso che andasse nel senso esposto. Il documento fu approvato praticamente all'unanimità. Ora – aggiunge Buconi - visto che per una molteplicità di fattori tale percorso non si è decisamente attivato, ha trovato facile ed opportuno spazio l'iniziativa popolare che tramite il testo presentato ripropone fortemente le tematiche della distribuzione delle risorse e di democratizzazione dei processi”.
In sostanza, per Buconi, “è opportuno che il Consiglio regionale unitamente alla Giunta esamini attentamente la proposta di legge e che alla stessa ne sia dato esito positivo per attuare concretamente questo forte cambiamento. Partecipare le decisioni, sottoporre a verifica i risultati, sostanziare con i finanziamenti le priorità individuate oltre che buon senso – conclude l'esponente socialista - è anche un'opportunità ed una necessità”. RED/as