SANITÀ: “NOMINA DEI NUOVI DIRETTORI E SEDI SONO PENALIZZANTI PER L'ALTO TEVERE” - INTERVENTO DI LIGNANI MARCHESANI

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28 Dic 2012 00:00

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(Acs) Perugia, 28 dicembre 2012 - “Una soluzione di compromesso al ribasso che penalizza ed umilia il territorio altotiberino. Tanto ci sarebbe da dire sull'incapacità della Giunta regionale di prendere decisioni celeri e di utilizzare in maniera davvero goffa la politica di rimandare a tempi migliori le decisioni scomode. Fatto sta che i vertici delle Aziende sanitarie umbre sono stati scelti a soli quattro giorni dall'entrata in vigore della Legge e della funzionalità, a questo punto presunta, delle nuove Aziende. Infatti sono ancora da venire le nomine degli altri dirigenti apicali (direttori sanitari e amministrativi) e lo stesso dicasi per le sedi delle Aziende, la cui collocazione geografica dietro la scusa della partecipazione dei Comuni sarà rimandata a dopo le elezioni per evitare emorragie di voti pericolose nelle roccaforti del Nord dell'Umbria”. E' il commento politico del consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani, dopo l'ufficializzazione dei nuovi direttori delle aziende sanitarie.


 

E' già però prefigurabile – secondo Lignani – l'ennesima umiliazione del territorio altotiberino, che vede trasferito a Terni un manager che ha comunque mostrato sensibilità alle problematiche locali e che avrebbe messo comunque Città di Castello al centro del territorio e della politica sanitaria, ed al contempo la ex Asl 1 dovrà vivacchiare con un'apicalità che non conosce il comprensorio e che intravede a breve nuovi orizzonti professionali fuori regione. In pratica – conclude - c'è il serio rischio di un rallentamento del processo decisionale che in tempo di scarsità di risorse potrebbe essere ulteriormente pregiudizievole per i servizi erogati. Inoltre per dinamiche tutte politiche è chiaro che Foligno avrà almeno una sede amministrativa di Azienda mentre per Città di Castello non è previsto alcunché. Un misto di incapacità e di volontà di emarginazione di un territorio strategico come l'Alta Umbria che non è tollerabile e che auspichiamo venga presto punito nelle urne”. RED/PG

Ultimo aggiornamento: 28/12/2012