(Acs) Perugia, 4 marzo 2014 – Il capogruppo di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini, ha presentato un'interrogazione a risposta immediata alla Giunta regionale “affinché chiarisca i motivi che hanno ostacolato l’attuazione del progetto di potenziamento e valorizzazione del reparto di chirurgia robotica e mini-invasiva svolta nel presidio ospedaliero di Spoleto; se e come intende, comunque, attivarsi per promuovere il concreto completamento del progetto in modo da recuperare il troppo tempo perduto”.
“Con interrogazione trasmessa alla Giunta regionale in data 6 luglio 2006 sollecitai – ricorda Zaffini - il potenziamento del reparto di chirurgia robotica e mini-invasiva dell'ospedale S. Matteo degli Infermi di Spoleto, già previsto nel Piano sanitario regionale 2003/2005, chiedendo chiarimenti circa gli strumenti e i tempi di realizzazione. In seguito, con deliberazione di Giunta '1408/2006”, l’esecutivo dispose di dare avvio alla realizzazione di una struttura sanitaria complessa per il potenziamento della chirurgia mini-invasiva e robotica, individuando nel Dipartimento di chirurgia generale dell’ospedale di Spoleto il centro di riferimento regionale. Il medesimo atto regionale stabiliva che l’avvio concreto del progetto sarebbe dovuto avvenire entro il mese di settembre 2006 prevedendo, tra l’altro, l’attivazione, tramite collaborazioni interaziendali e con l’Università, di appositi percorsi formativi di addestramento alla chirurgia robotica da realizzarsi presso la struttura ospedaliera di Spoleto”.
“Va considerato – prosegue - che il reparto di chirurgia mini-invasiva, videolaparoscopica e robotica dell'ospedale di Spoleto rappresenta un'eccellenza a livello regionale e nazionale avendo maturato, grazie all'operato del professor Luciano Casciola, un'importante esperienza in casistica e risultati. I dati di attività della struttura, che può contare su un equipe altamente specializzata ed essendo stata una delle prime strutture a livello nazionale a dotarsi della strumentazione robotica sono già pubblicati in letteratura internazionale. Tuttavia ad oggi – conclude -, le azioni di potenziamento di cui alla delibera '1408/2006', compresa la creazione di un centro di didattica e formazione, non sembrano aver trovato concreta attuazione, con il rischio di vanificare gli investimenti finora realizzati, di non valorizzare appieno il patrimonio di competenza ed esperienza maturato dal reparto di chirurgia di Spoleto e quindi di non garantire ai cittadini la migliore offerta ospedaliera chirurgica, proprio nel momento in cui sia l'azienda ospedaliera di Terni che quella di Perugia si sono dotate della strumentazione robotica”. RED/pg
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