SANITA’: “MAI PIU' SANITOPOLI: L’ITALIA DEI VALORI DIFENDE LA LEGGE SULLE NOMINE DI DIRETTORI E PRIMARI” – PER DOTTORINI E BRUTTI: “INTRODOTTA LA VALUTAZIONE DEI DIRETTORI E LIMITATA LA DISCREZIONALITÀ NELLA SCELTA DEI PRIMARI”

I consiglieri regionali dell’Idv Oliviero Dottorini (capogruppo) e Paolo Brutti “difendono”  il testo di legge sulle nomine dei direttori generali e dei primari licenziato ieri dalla I Commissione e spiegano che “è il massimo che si potesse ottenere in quanto a trasparenza, rigore e meritocrazia”.  Dottorini e Brutti sottolineano che sono state  recepite in sostanza le “indicazioni di rigore” presenti nella loro  proposta di emendamento e che, per questo, è stata ritirata. I due esponenti dell’Idv si augurano che la politica umbra recepisca la forte domanda  che viene dalla cittadinanza di “sottrarre il sistema sanitario alle logiche spartitorie”.

Data:

21 Giu 2011 01:00

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(Acs) Perugia, 21 giugno 2011 - “Il testo di legge uscito dalla Prima commissione è il massimo che si potesse ottenere in quanto a trasparenza, rigore e meritocrazia”. I consiglieri regionali dell’Italia dei valori Oliviero Dottorini (capogruppo) e Paolo Brutti, esprimono soddisfazione per il disegno di legge sulle nomine dei direttori generali e dei primari in procinto di approdare in Aula.

 

“Considerati i parametri normativi nazionali, purtroppo invalicabili e per nulla condivisibili, specie laddove si consente la nomina dei direttori  senza concorso pubblico – spiegano Dottorini e Brutti -, è stato comunque importante fissare parametri rigorosi e innovativi a tutela degli utenti: per la prima volta i direttori verranno valutati da un apposito organismo. Nessuno di loro – aggiungono - potrà restare in carica più di dieci anni, mentre oggi, in teoria, una nomina poteva prolungarsi a vita. Si riduce poi drasticamente la discrezionalità dei direttori generali nelle nomine dei primari. Inoltre, memori della lezione di 'sanitopoli', vengono ampliati gli strumenti a disposizione della Regione per la revoca dell'incarico”.

 

Dottorini e Brutti sottolineano che il testo di legge “recepisce in sostanza le indicazioni di rigore presenti nella nostra proposta, tanto da indurci a ritirarla. Considerati infondati i rilievi di incostituzionalità, non resta quindi che l'approvazione in Consiglio. Il nostro auspicio – concludono i due esponenti dell’Idv - è che la politica umbra recepisca l'istanza prepotente che viene dalla cittadinanza per sottrarre il sistema sanitario alle logiche spartitorie restituendo democrazia e trasparenza a un settore che assorbe i tre quarti delle risorse economiche a disposizione delle Regioni”. RED/pg

Ultimo aggiornamento: 21/06/2011