(Acs) Perugia, 17 gennaio 2014 - “I cittadini umbri non hanno una percezione del loro sistema sanitario così positiva come quella del ministro Lorenzin, alla quale possiamo dare l'attenuante dell'inesperienza o della confusione di ruoli politici che è chiamata ad interpretare a Roma rispetto al territorio”: lo afferma il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I), secondo il quale “il giudizio sulla sanità umbra appartiene ai cittadini e non ai politici”.
“Senza entrare nel merito di una lista lunghissima di criticità – spiega Lignani Marchesani - ci limitiamo ad affermare che i criteri di appropriatezza ed universalità, che sono alla base della proposta umbra in materia di sanità, sono ormai da tempo lungamente disattesi. Liste di attesa troppo lunghe e ticket sempre più esosi rendono infatti ancora più difficile per le classi medio-basse e vulnerabili l’accesso alle cure. Se esistono alte professionalità o sacche residuali di eccellenze, questo non giustifica un giudizio che è stato invece un pugno allo stomaco per i tanti che sono in attesa di risposte”.
“Dal punto di vista politico, poi – prosegue - lascia quasi indifferenti la lista sempre più lunga di dichiarazioni ed atti al limite del dolo, che sfiorano l’autolesionismo, screditando l’operato dell’opposizione. Lista cominciata da Lunardi a proposito del Minimetrò e proseguita negli anni, in un crescendo rossiniano, culminato nella nomina della Lorenzetti ad 'Italfer' da parte di Berlusconi. Chi si vuole opporre a questo sistema – conclude - è meglio quindi che trovi alleanze nei livelli popolari piuttosto che far riferimento ai 'palazzi' romani”. RED/pg
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