(Acs) Perugia, 17 febbraio 2014 – “I sindaci della nuova Azienda Sanitaria del nord dell’Umbria non si mettono d’accordo sulla nomina del revisore di loro competenza nell’organo di controllo dell’azienda. Chi si ammanta di efficientismo e si considera, visto le mode del momento, come la parte sana della politica, litiga per una poltroncina e mette a rischio tutti gli atti della sanità dell'Umbria del nord”. È quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Andrea Lignani Marschesani.
“Già, perché, anche se con notevole ritardo, sia il Consiglio regionale sia il ministero dell'Economia e quello della Salute hanno provveduto alle nomine di competenza – spiega il consigliere regionale - e all’appello manca solo la determinazione dei primi cittadini. Ma per legge il Collegio dei revisori non può entrare in carica se non a pieno organico. Fatto sta che la prorogatio del vecchio organo è ormai fuori tempo massimo, essendo il vecchio collegio scaduto il 30 aprile 2013”.
“Ce ne è abbastanza – conclude Lignani - per considerare a rischio tutti gli atti dell’amministrazione della Asl 1 che, dal canto suo, ha già cessato di pagare l’onorario ai revisori scaduti. È dunque necessario che i primi cittadini che insistono sulla Asl 1 adempiano all’obbligo di nomina, dimostrando seppur in gravissimo ritardo l’efficienza che dicono di possedere”. RED/dmb
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