(Acs) Perugia, 9 settembre 2014 - “La rimodulazione a 134 posti letto dai 122 attuali è la migliore risposta che si potesse fornire a chi da mesi ulula alla luna senza conoscere la vera situazione del nosocomio dell’Eugubino – Gualdese”. Così il consigliere regionale del PD Andrea Smacchi per il quale “questo provvedimento è il frutto di mesi di dialogo, confronto con i medici, gli infermieri, i rappresentanti sindacali e la direzione che ha riconosciuto come l’ospedale di Branca sia un dei presidi più importanti della nostra regione”.
Smacchi evidenzia come anche i dati confermino “l’ottima gestione del presidio ospedaliero che ha un tasso di utilizzo dei posti letto dell’87,27 per cento (1°semestre 2014) e addirittura in alcune Unità operative il tasso medio di utilizzo è il 100 per cento, oltre a rientrare ampiamente nel parametro definito dal nuovo patto per la salute di 3,7 posti letto ogni 1000 abitanti. Il provvedimento firmato dal direttore generale Giuseppe Legato – aggiunge l'esponente del PD - definisce in modo chiaro il numero dei posti letto per acuti nell’ospedale di Branca, articolandoli in base all’utilizzo tra regime ordinario, day hospital e day/week surgery e sarà esecutivo contestualmente all'attivazione della Residenza sanitaria assistita (Rsa) costituita con la delibera n.172 del febbraio 2014. La rimodulazione dei posti letto – spiega Smacchi - consente di passare da 122 a 134 e si vanno ad aggiungere ai 14 posti letto della Rsa che completa l’offerta di assistenza per i pazienti che necessitano di quella intermedia, prima del rientro a casa o del trasferimento presso strutture di accoglienza”.
Smacchi non manca di sottolineare che “per migliorare la qualità dell’assistenza e perseguire gli obbiettivi fissati dal legislatore regionale (trasferibilità dei Dgr Lea chirurgici dal regime ordinario a quello day/week surgery) verranno riconvertiti 8 posti letto della degenza chirurgica ordinaria in posti letto di week surgery. Con questo futuro assetto – scrive ancora il consigliere regionale - si apre una fase completamente nuova per l’ospedale di Branca, che si pone tra le eccellenze della nostra regione sia per quanto attiene le prestazioni sanitarie erogate sia per l’alta professionalità e lungimiranza di chi lo amministra. Spero infine – conclude Smacchi - che, chi in questi mesi ha ululato quasi tutti i giorni alla luna, si ravveda presto e riconosca mestamente i risultati ottenuti con il continuo dialogo e il costruttivo confronto”. RED/as