SANITÀ: “LA TASSA SULLE VISITE SPECIALISTICHE È UN’ULTERIORE FOLLIA” - ZAFFINI (FARE ITALIA) DENUNCIA “L'AUMENTO DELLA SPESA DELLE FAMIGLIE UMBRE”

Il consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia) commenta i dati di Confcommercio sui consumi delle famiglie umbre, mettendo in evidenza l'incremento del 10 per cento della spesa sanitaria, a fronte di una contrazione generale del 7 per cento. Per Zaffini la Giunta regionale ha scelto di “far pagare ai cittadini la propria incompetenza, tassando, con un aumento considerevole, le visite specialistiche in intramoenia”.

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19 Apr 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 19 aprile 2012 - “Gli umbri tirano drasticamente la cinghia su tutto tranne che sulla sanità privata. Il dato mette finalmente fine alla vanagloria della sinistra sulle presunte qualità del nostro sistema sanitario, dimostrando in primo luogo che la millantata accessibilità della sanità pubblica non esiste, in secondo luogo che la ‘tassa’ del 29 per cento sulle visite specialistiche è un’autentica follia amministrativa subita dai cittadini”. E’ la riflessione del consigliere Franco Zaffini (Fare Italia) “sull’indagine di Confcommercio in merito alle variazioni dei consumi delle famiglie dell’Umbria”.

Zaffini osserva che “secondo l’associazione il livello dei consumi nella regione si è contratto di 7 punti percentuali, registrando il terzo peggior risultato dell’Italia centro settentrionale. L’unica voce di segno positivo è rappresentata dalla sanità, dove si è passati ad un incremento del 10 per cento di spesa. Mentre gli umbri tagliano su consumi più o meno importanti, si pensi alla riduzione del 27 per cento sull’istruzione e del 7 sulla spesa alimentare – continua il consigliere regionale - sono costretti a spendere per servizi sanitari privati che costituiscono non certo un vezzo, ma un bisogno essenziale a tutela della propria salute. In questo contesto l’Esecutivo regionale, anziché escogitare una strategia per rendere maggiormente accessibile la sanità, sia pubblica che privata, ha preferito far pagare ai cittadini la propria incompetenza, tassando, con un aumento considerevole, le visite specialistiche in intramoenia, che fino ad oggi hanno rappresentato un supporto significativo per le Asl, sia in termini di quantità (con lo snellimento delle liste d’attesa) che di qualità (visto che i profili professionali operanti in intramoenia sono i medesimi in servizio presso le strutture pubbliche)”.

“Se si considera – prosegue il consigliere d’opposizione – che i dati di oggi si riferiscono al 2011, prima che la tassa fosse introdotta, risulta facilmente desumibile l’impatto che avrà la spesa sanitaria privata sui consumi delle famiglie il prossimo anno. Situazione critica – conclude Franco Zaffini – a cui si aggiunge il paradosso che una parte considerevole della spesa per i ticket sanitari non ricade sulle strutture private dell’Umbria ma finisce oltre confine, come nel caso di Terontola dove un unico istituto di diagnostica, il Cesalpino, 'succhia' dall’economia regionale circa 6 milioni di euro all’anno, pari a 100 utenti umbri al giorno, per tac e risonanze magnetiche”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 19/04/2012