SANITÀ: “INARRESTABILE, COME UNA RUSPA, CONTINUA L'AZIONE DEMOLITORIA DELLA GIUNTA MARINI AI DANNI DEL SERVIZIO REGIONALE E DEI CITTADINI UMBRI” - NOTA DI DE VINCENZI (RP)

Il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Rp) punta il dito sulla Giunta Marini in quanto, “inarrestabile come una ruspa, continua l'azione demolitoria ai danni del servizio sanitario regionale e dei cittadini umbri”. Per l'esponente dell'opposizione “con l'ultimo provvedimento, in termini temporali, a firma del direttore generale dell'USL Umbria 1, Andrea Casciari, si gettano nel caos più totale i servizi del Dipartimento di prevenzione proprio nel momento in cui, mediante un lavoro complesso, fatto di equilibri in sede di intersindacale medica, si stava ragionando sulle linee organizzative da intraprendere per rendere più efficaci i servizi demandati al dipartimento in questione”.

Data:

25 Lug 2016 17:30

Tempo di lettura:

2 minuti, 41 secondi

(Acs) Perugia, 25 luglio 2016 - “Inarrestabile come una ruspa, continua l'azione demolitoria della Giunta Marini ai danni del servizio sanitario regionale e dei cittadini umbri”. Lo scrive il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Ricci presidente) per il quale “l'ultimo provvedimento, in termini temporali, è la delibera (n. 812 del 18 luglio 2016) a firma del direttore generale dell'USL Umbria 1, Andrea Casciari, attraverso la quale si gettano nel caos più totale i servizi del Dipartimento di prevenzione proprio nel momento in cui, mediante un lavoro complesso, fatto di equilibri in sede di intersindacale medica, si stava ragionando sulle linee organizzative da intraprendere per rendere più efficaci i servizi demandati al dipartimento in questione”.

Per De Vincenzi, “questo atto rappresenta, di fatto, una assoluta noncuranza delle istanze sino ad oggi avanzate dai dipendenti medici dell'azienda, volte a promuovere da una parte modalità di lavoro più consone per il personale, dall'altra una maggiore efficienza dei servizi offerti ai cittadini. Fra questi – spiega -, per quanto riguarda la zootecnia, vanno inclusi anche quelli resi dai medici veterinari ai produttori e ai trasformatori di derrate alimentari di origine animale. La delibera, con un colpo d'ascia trasversale, certifica il terzo taglio in un anno e mezzo delle strutture complesse e semplici per tutto il dipartimento dell'USL Umbria 1, creando così forti disomogeneità a livello regionale scaturite da un'assenza di criteri di indirizzo e di programmazione della Giunta regionale”.

De Vincenzi evidenzia come “la stessa delibera, in premessa, dichiara che il modello organizzativo finora adottato 'non era corrispondente alle necessità aziendali', mettendo in evidenza la forte frammentazione degli ambiti territoriali che risultano non coincidenti con quelli dei Distretti aziendali. Nel provvedimento – aggiunge - alcuni distretti di riferimento hanno subito accorpamenti (Perugia-Assisi e Todi – Trasimeno), altri hanno mantenuto una loro autonomia (Alto Tevere e Alto Chiascio), senza prendere in considerazione in nessun modo la popolazione di riferimento né le imprese agro-alimentari e zootecniche, come invece previsto dall'art. 7 quater comma 3 del D.lvo. 30 dicembre 1992 (modificato in legge 8 del novembre del 2012, n. 189) che ha rafforzato i principi di autonomia organizzativa dei servizi veterinari all'interno del Dipartimento di prevenzione. La delibera, inoltre – continua il consigliere dell'opposizione -, entrerà in vigore il prossimo primo agosto senza che siano stati legittimati i ruoli di tutti i direttori delle strutture complesse, alcune fortemente sotto dimensionate per le necessità del territorio. Di contro altre strutture, soprattutto ospedaliere, resteranno salvaguardate nonostante siano le prime vere destinatarie della rimodulazione del 'patto della salute', in quanto non ancora coperte da regolare concorso ai sensi del DPR 484/97. Un provvedimento che ha il sapore di un atto di forza, modalità politica a cui la Giunta Marini ci ha ormai abituato, e che getta al vento il difficile lavoro di condivisione istituzionale, sindacale e politica degli obiettivi, dal quale non si può prescindere. Ci domandiamo – conclude - se l'assessore Barberini abbia condiviso tanto la modalità di azione della dirigenza USL Umbria 1 quanto gli obiettivi che con essa si vogliono perseguire”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 10/10/2016