(Acs) Perugia, 25 settembre 2014 - “Dopo quasi un anno di attesa ritengo che non si possa aspettare oltre e chiedo perciò formalmente al presidente della III Commissione Massimo Buconi di prevedere il licenziamento del disegno di legge sull'assistenza ai malati di Mcs (Sensibilità chimica multipla) nella prossima seduta, con o senza il parere dei membri della commissione stessa”: Alfredo De Sio (Fd'I) denuncia il ritardo che si è accumulato nel valutare ed eventualmente approvare il testo che aveva presentato come primo firmatario del Gruppo Fd'I-AN e sul quale la Giunta regionale aveva chiesto tempo per predisporre misure che andassero a risolvere la questione.
“Abbiamo fatto audizioni con i comitati - spiega il consigliere - abbiamo svolto incontri sul territorio con i malati, ed infine in Commissione abbiamo avviato un confronto con il direttore generale sanità Emilio Duca ed esposto il disegno di legge ai componenti della commissione stessa per spiegare i contenuti della nostra iniziativa. Nel frattempo, la presidente Marini ha avviato un suo percorso conoscitivo e abbiamo quindi atteso, in un clima di collaborazione tra Giunta e Consiglio, che si arrivasse a prevedere misure idonee a risolvere il problema. Spiace constatare che, come spesso accade, la vicenda sia caduta nel dimenticatoio ed allora chiedo formalmente che il Consiglio regionale si esprima sul disegno di legge presentato”.
“Forse non è chiaro a molti – prosegue De Sio – che siamo di fronte ad una malattia grave, fortemente invalidante e in rapida espansione, con diagnosi specifiche che si accavallano ad altre generiche, che ancora non classificano come sindrome da Mcs tanti casi presenti nel territorio nazionale ed umbro. L’Umbria è in forte ritardo, molte regioni hanno da tempo inserito nel proprio servizio sanitario la Sensibilità chimica multipla, riconoscendo così ai propri concittadini assistenza sanitaria, cure alternative e, in caso di necessità, cure all'estero”.
“La Mcs o Sensibilità chimica multipla – ricorda De Sio - può colpire a qualsiasi età ed è causa di molte patologie disabilitanti che possono interessare fegato e reni ma anche l'apparato neurologico, quello endocrino-immunitario, digerente, cardiocircolatorio e il muscolo scheletrico ed è purtroppo una malattia irreversibile, non esistendo una terapia per il ritorno allo stato di tolleranza, soprattutto è una malattia che isola progressivamente i soggetti colpiti. Dal 2008 il Parlamento europeo ha incluso la Mcs tra le emergenze sanitarie legate al rischio chimico, invitando i Paesi membri a prendere iniziative, mentre la Conferenza Stato-Regioni l’ha inserita nelle linee guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati ed invitando Asl e istituzioni ad intervenire in merito”.
“Il disegno di legge presentato dal gruppo Fratelli d’Italia – prosegue - aveva come obiettivo quello di recuperare al più presto il principio fondamentale di assistenza per i malati di MCS che, nella nostra regione, non hanno nessuna garanzia di assistenza medica e farmacologica. Non si può più attendere - conclude De Sio -, occorre decidere e dare una risposta immediata e concreta, come hanno fatto tante altre regioni, Marche, Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio, Puglia, Sicilia e Veneto, nel cui ordinamento sanitario viene inclusa la prevenzione della malattia e la tutela dei soggetti a rischio”. RED/pg