SANITÀ: “EROGARE LIVELLI DI ASSISTENZA DI QUALITÀ E UNIFORMI SULL'INTERO TERRITORIO DOVREBBE ESSERE LA PRIORITÀ” - NOTA DI MONACELLI (UDC)


Il capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, Sandra Monacelli, interviene in merito all'andamento “poco coerente di chi guida la sanità in Umbria”. Per Monacelli “erogare livelli di assistenza di qualità e uniformi sull'intero territorio” dovrebbe essere l'obiettivo principale del servizio sanitario regionale, mentre invece la situazione di Branca e il ticket per l'eterologa farebbero sorgere dei dubbi sulle priorità della sanità umbra.

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27 Set 2014 01:00

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(Acs) Perugia, 27 settembre 2014 - “Dove sta andando la sanità in Umbria? Quali sono le priorità? Quale è la sua mission? Sono domande legittime, in considerazione degli ultimi eventi che evidenziano un andamento poco coerente con quella che dovrebbe essere la stella polare di chi è chiamato a guidare la sanità nella nostra regione: erogare livelli di assistenza di qualità e uniformi sull'intero territorio”. Lo afferma il consigliere regionale Sandra Monacelli, capogruppo Udc all'Assemblea legislativa dell'Umbria.

Entrando nel merito, Monacelli spiega: “Ne è un esempio la mancanza di stanziamenti per l'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino. Nel piano di investimenti da dieci milioni di euro per l’acquisto di nuove strumentazioni tecnologiche sanitarie e per interventi di adeguamento dei presidi sanitari alle normative antincendio e antisismica, nulla è stato assegnato al nosocomio dell'Alto Chiascio, che dalla sua apertura ad oggi ha potuto contare solo su donazioni da parte di enti e di privati per migliorare e adeguare le proprie apparecchiature. Come, allo stesso tempo, non si è mai voluto affrontare, esclusivamente per ragioni politiche e quindi di voti, il problema dei sedici ospedali in Umbria, con diversi piccoli nosocomi tenuti in piedi soltanto per tornaconti elettorali”.

Sandra Monacelli aggiunge che “recentemente la presidente Marini, emulando la Toscana e battendo sul tempo altre Regioni, ha espresso in tutta fretta grande soddisfazione per l'inserimento della fecondazione eterologa nei Lea, i livelli essenziali di assistenza, mediante il semplice pagamento di un ticket per chi si sottopone a questa tecnica di fecondazione. Stride al riguardo che non risultino invece mutuabili diverse malattie genetiche e rare, che spesso costringono le famiglie a finire sul lastrico per poter dare un'assistenza adeguata ai propri congiunti colpiti da queste patologie”.

Infine il capogruppo regionale Udc rileva che “la Regione ha inserito la Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) all'interno degli ospedali, sottraendo posti letto ai reparti e organizzando l'assistenza in modo alquanto discutibile con l'impiego ad esempio dei medici di base come previsto dall'Usl n. 1. Voglio sperare che nelle valutazioni sia stato determinato il centro di costo e che l'ammontare della spesa ripartita per ogni singolo posto letto giustifichi la scelta di riconversione degli stessi all'interno delle strutture ospedaliere. Il fiorire di annunci circa la volontà di procedere immediatamente all'abbattimento delle liste di attesa – conclude Monacelli - è sicuramente una bella notizia, ma prima di fare salti di gioia, visto che non è dato sapere quanti soldi saranno investiti in questo indispensabile progetto, sospendiamo il giudizio e aspettiamo i fatti”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 27/09/2014