SANITÀ: “COMITATO DI MONITORAGGIO AVVII APPROFONDITA VERIFICA SULLA GESTIONE DEI FITTI ATTIVI E PASSIVI ATTUATA DALLA ASL N.2 ” - SQUARTA (FDI) “NEL 2015 SPESI 2MILIONI 600MILA EURO PER AFFITTO SEDI”

Il capogruppo regionale FdI, Marco Squarta, chiede al presidente del Comitato di monitoraggio e vigilanza, Raffaele Nevi, di avviare una approfondita verifica circa le modalità di gestione dei canoni di locazione, attivi e passivi, attuate dalla Asl2 dell'Umbria. In particolare, Squarta ritiene opportuno analizzare la questione riguardante i fitti pagati dall'Azienda che, nel 2015, “hanno raggiunto la somma di quasi 2milioni 600mila euro”.

Data:

13 Feb 2016 00:00

Tempo di lettura:

1 minuto, 44 secondi

(Acs) Perugia, 13 febbraio 2016 - “Il Comitato di monitoraggio e vigilanza avvii una approfondita verifica circa le modalità di gestione dei canoni di locazione, attivi e passivi, attuate dalla Asl2 dell'Umbria. In particolare si chiede di analizzare la questione riguardante i fitti pagati dall'Azienda che, nel 2015, hanno raggiunto la somma di quasi 2milioni 600mila euro”. Così il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Marco Squarta che fa sapere di avere inviato una formale richiesta in tal senso al presidente del Comitato di monitoraggio e vigilanza, Raffaele Nevi.

Squarta spiega che recentemente “la Uil ha denunciato, a mezzo stampa, l’esosità dei canoni di locazione annualmente corrisposti dalla Asl n.2 per le proprie sedi. In particolare, anche da una verifica sul sito istituzionale della Asl, emerge che nel 2015 l’Azienda ha pagato affitti a privati, istituzioni, fondazioni per un ammontare complessivo di circa 2,6 milioni di euro, per la sede degli uffici, per il servizio dipendenze, per il dipartimento di prevenzione, per i vecchi distretti sanitari nei quartieri cittadini, per la sede degli archivi storici, per il centro di salute mentale e il centro di accoglienza diurna, per le comunità terapeutiche, per il servizio socio riabilitativo”.

Tra gli affitti più elevati – aggiunge il capogruppo FdI - “si evidenziano i 121mila euro corrisposti per la sede dei servizi sanitari territoriali nel vecchio Ospedale di Foligno e i 904mila euro per gli uffici e gli ambulatori di via Bramante a Terni, poco meno di quello che la Asl n.1 paga per l’affitto dell’ospedale di Branca. Ammontano invece ad appena 300 mila euro le somme ricavate dai canoni di locazione attiva. A fronte di questi dati – conclude Squarta -, ritengo che l’aspetto relativo ai canoni di locazione, passivi e attivi, rispettivamente corrisposti e incassati annualmente dalla ASL 2, sia meritevole di attenzione e approfondimento, anche in considerazione del fatto che, come si evince dalla griglia pubblicata sul sito dell’azienda, alcuni dei contratti più onerosi scadranno nell’arco del 2016”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 25/11/2016