(Acs) Perugia, 24 maggio 2012 – La capogruppo dell'Udc, Sandra Monacelli, ha presentato una interrogazione question time rivolta alla Presidente della Giunta Regionale “per sapere quali provvedimenti intende assumere per sopperire alla disomogeneità organizzativa determinata nel contesto regionale a seguito della decisione della ASL 3 di procedere alla nomina dei coordinatori delle due aree della prevenzione (sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare), mentre le Asl n. 1, 2 e 4 non hanno ritenuto opportuno anticipare, rispetto alla organicità complessiva della riforma, la ridefinizione dell'assetto organizzativo di tali Dipartimenti”.
“La sanità – spiega Monacelli - impegna di gran lunga la voce più consistente del bilancio regionale che, sia per le mutate esigenze sociali che per la limitatezza delle risorse disponibili, impone una revisione complessiva dei vari assetti regionali al fine di consentire un più ottimale utilizzo di risorse professionali e finanziarie. La Giunta regionale ha annunciato una riforma della sanità umbra nella quale saranno ridefiniti anche gli assetti delle attuali Aziende sanitarie locali, prevedendone una drastica riduzione nel numero. La delibera di Giunta ‘101/2012’ definisce un nuovo assetto organizzativo dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie dell'Umbria, istituendo all'interno dei Dipartimenti di Prevenzione di ogni singola Asl la presenza di quattro macroaree (sanità pubblica, prevenzione nei luoghi di lavoro, sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare) per ciascuna delle quali la Direzione generale dell'Azienda sanitaria avrebbe dovuto, entro il 31 marzo 2012, dare applicazione concreta delle linee di indirizzo contenute nella sopracitata delibera e individuare un coordinatore”.
“Considerato – prosegue - che dopo la scadenza del termine, 31 marzo 2012, risulta che tre Asl su quattro non hanno dato piena applicazione alla Dgr e soltanto la Asl 3, se pur parzialmente, ha messo in atto le linee guida della delibera, in particolare per ciò che concerne la nomina dell'area della sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, e che il direttore generale dell'Asl 4, ha affermato come la mancata applicazione della delibera trova giustificazione nell'incompatibilità con la normativa vigente (legge 229 “Bindi”), superiore gerarchicamente, mettendo in ulteriore evidenza la disomogeneità di comportamento tra la Asl 3 e la altre Asl, l'atteggiamento prudenziale delle tre Asl rispetto alle nomine delle aree indicate dalla delibera, anche in vista della riforma sanitaria che la Regione si appresta a varare, è in netto contrasto con la decisione della Asl 3 di procedere a nominare i coordinatori delle due aree suddette. Tale solitaria accelerazione nella decisione rappresenta una vera e propria forzatura tendente ad alimentare i dubbi sull'oggettività delle procedure selettive”. RED/pg