RU486: “UNA MINACCIA CHE ESPRIME L’INCIVILTÀ E L’ATTITUDINE MISOGINA COME TRATTI COSTITUTIVI DEL PDL” - STUFARA (PRC) COMMENTA LE DICHIARAZIONI DI ROSI (PDL) SULLA PILLOLA ABORTIVA

Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista – Federazione della sinistra Damiano Stufara interviene sulle dichiarazioni del consigliere Maria Rosi (Pdl) in merito alla pillola Ru486. Per Stufara “le affermazioni sulla pillola abortiva e l'auspicio che questo farmaco resti nei magazzini sono gravissimi e vanno a ledere la capacità di decidere delle donne”.

Data:

23 Giu 2010 01:00

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(Acs) Perugia, 23 giugno 2010 - “Le dichiarazioni del consigliere Maria Rosi in merito alla pillola abortiva Ru 486 e l'auspicio che questo farmaco resti nei magazzini sono gravissime”. Lo afferma il capogruppo regionale di Rifondazione comunista – Federazione della sinistra Damiano Stufara, ricordando all'esponete del Pdl che “dell'autorizzazione e dell'uso di un farmaco non decidono le Regioni, tanto meno decidono della libertà terapeutica, né possono sostituirsi al rapporto medico paziente. Minacciare che un farmaco, regolarmente autorizzato ad essere messo in commercio dall'Aifa resterà nei magazzini, è un abuso di potere sul corpo delle donne che esprime inequivocabilmente l’inciviltà e l’attitudine misogina come tratti costitutivi del Pdl”.

Secondo Stufara “ostacolare la Ru 486, giunta in Italia con grande ritardo rispetto ad altri paesi, è una vera e propria violenza nei confronti delle donne, della loro autodeterminazione, della capacità di decidere non soltanto se proseguire o no una gravidanza, ma anche come interromperla. Scelta questa che non può spettare a nessun altro se non alla donna stessa, nel rapporto fiduciario con il proprio medico, e che deve essere sostenuta da accoglienza, corretta informazione e sostegno, fuori e dentro le strutture sanitarie”. Il consigliere regionale del Prc evidenzia inoltre che “la piena applicazione della Legge 194 del 1978 anche nella parte che prevede all’articolo 14 'l’uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l’interruzione della gravidanza', costituisce un'indiscutibile priorità politica ed è per questo che la Giunta regionale ha voluto attivare da subito un tavolo tecnico regionale che sta completando il lavoro di redazione dei protocolli e delle procedure per l’uso dell’aborto medico e che gli orientamenti prevederanno molto probabilmente il regime di ricovero in day-hospital, evitando i ricoveri coatti cui vorrebbero costringere le nuove disposizioni ministeriali”. MP/mp

Ultimo aggiornamento: 23/06/2010