RU486: “SCONCERTANTE LA LEGGEREZZA CON CUI PARLA DELLA PERDITA DI UNA VITA” - PER ROSI (PDL) “INOPPORTUNE LE DICHIARAZIONI DI STUFARA”

Il consigliere regionale del Pdl Maria Rosi critica il collega Damiano Stufara (Prc) per le dichiarazioni rilasciate in merito al dibattito consiliare sulla Ru486. Per Rosi “introducendo l'interruzione volontaria in regime di day hospital non è stata tutelata la scelta della donna e neppure la sua salute”.

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11 Nov 2010 00:00

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(Acs) Perugia, 11 novembre 2010 - “Trovo inopportune le dichiarazioni fatte dal consigliere regionale Damiano Stufara in merito alla decisione presa in Consiglio regionale sulla RU486. Introducendo l'interruzione volontaria in regime di day hospital non è stata tutelata la scelta della donna e neppure la sua salute. L'unica maniera per tutelare la donna sarebbe stato il ricovero ospedaliero, in linea con la legge nazionale 194, perché così non solo si tutela la sua scelta in maniera più coscienziosa e sicura, ma si sarebbe ridotto il rischio di conseguenze cliniche irreparabili”. Lo afferma il consigliere regionale del Pdl Maria Rosi, ricordando a Stufara che “non si era chiesta la proibizione dell'aborto, ma si voleva semplicemente renderlo più sicuro e coscienzioso, visto che per la donna non è come andare a fare una passeggiata con il compagno”.

Rosi reputa “sconcertante la leggerezza con cui il consigliere parla della perdita di una vita. Noto con dispiacere che siamo tutt'ora ancorati a vecchi ideologismi di partito dove non si guarda con obiettività alle questioni, facendo una valutazione serena, ma si portano avanti tout court solo per dare contro al centro destra, perché siamo una massa di 'bigotti cattolici'. I valori non hanno colore politico e ci sono battaglie per la loro difesa che si possono combattere insieme”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 11/11/2010