RU486: “CHE NON SIA IL SOLITO PANNICELLO CALDO” - ZAFFINI (FLI) SULLA MOZIONE DI BARBERINI E SMACCHI (PD) PER LA SPERIMENTAZIONE DELLE LINEE GUIDA SULLA SOMMINISTRAZIONE DELLA PILLOLA ABORTIVA
07 Dic 2010 00:00
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(Acs) Perugia, 7 dicembre 2010 - “Un atto tardivo che può rappresentare un segnale positivo di discontinuità”. Così il capogruppo di Futuro e libertà, Franco Zaffini, definisce la mozione depositata dai consiglieri del PD, Barberini e Smacchi “con cui si chiede di sottoporre a sperimentazione le linee guida della Ru486, adottate dalla Giunta regionale dell’Umbria”.
“Mi auguro – scrive Zaffini - che non sia una semplice mossa strumentale all’interno della maggioranza, come tante ne abbiamo viste, ma che serva ad aprire una discussione su un tema importante, come l’interruzione di gravidanza farmacologica e quindi la tutela della salute della donna e della maternità, che vada oltre gli steccati ideologici in cui sovente rimane impigliata l’Assemblea legislativa dell’Umbria”.
L’esponente di Fli, “già firmatario di una mozione finalizzata a sottoporre il provvedimento al Ceas (Comitato etico aziende sanitarie)”, rinnova questa proposta e “ribadisce, ancora una volta, che le linee guida adottate sono il frutto di una posizione ideologica e oltranzista che iscrive la Regione dell’Umbria nel novero delle istituzioni che con i propri provvedimenti non tutelano la salute della donna”.
Zaffini invita, inoltre, “ad un maggiore coinvolgimento dei soggetti interessati, come il Forum delle associazioni familiari, ascoltato frettolosamente e solo dietro sua sollecitazione”.
“ll percorso seguito – conclude il capogruppo di Fli - è da rivedere completamente ed in questo senso la proposta di sperimentazione, pur contenendo elementi di positiva discontinuità, è un pannicello caldo. Vedremo comunque all’atto della discussione della mozione in Aula la reale volontà di andare fino in fondo. Come Fli daremo comunque il massimo sostegno”. RED/as
