RIORDINO UFFICI GIUDIZIARI: “NO ALLA CHIUSURA DELLA SEZIONE DISTACCATA DI CITTÀ DI CASTELLO” - CIRIGNONI (LEGA NORD) ANNUNCIA UNA MOZIONE PER LA QUALE CHIEDERÀ LA FIRMA DEI CONSIGLIERI REGIONALI TIFERNATI

Il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni definisce “ingiusta ed inaccettabile” una eventuale chiusura della sezione distaccata del tribunale a Città di Castello, “probabilità tutt'altro che inverosimile, visto che la presidente Marini, nella lettera inviata alla presidente della Commissione Giustizia della Camera, Bongiorno, non fa menzione di Città di Castello e del suo comprensorio tra i territori meritevoli dell'eventuale mantenimento della sezione distaccata del tribunale”. Il capogruppo del Carroccio fa sapere di aver predisposto, in proposito, una mozione, per la quale auspica anche la firma degli altri consiglieri regionali tifernati.

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20 Lug 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 20 luglio 2012- “Sarebbe ingiusto e inaccettabile se dalla riforma della organizzazione logistica della giustizia uscisse un'Umbria senza il Palazzo di giustizia a Città di Castello”. Lo scrive il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni che definisce questa probabilità “tutt'altro che inverosimile, tenuto conto del fatto che la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini nella lettera inviata alla presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, non fa menzione di Città di Castello e del suo comprensorio tra i territori meritevoli dell'eventuale mantenimento della sezione distaccata del tribunale”.

Il capogruppo leghista, che annuncia la presentazione di una sua mozione, nel puntare il dito sulla “manovra di taglio lineare delle sedi e sezioni distaccate dei tribunali che il Governo Monti è intenzionato a fare con il pieno supporto dei partiti che lo sostengono”, rimarca “la specificità e l'importanza della sezione distaccata di Città di Castello perché al servizio della quarta città dell'Umbria e del suo comprensorio, per l'efficienza con cui viene gestita la domanda di giustizia dei cittadini, per l'importante carico annuale dei procedimenti gestiti, il cui trasferimento a Perugia - spiega - comporterebbe un ingolfamento della macchina giudiziaria regionale, cioè un peggioramento del servizio per i cittadini oltre che un sicuro danno economico per tutto il comprensorio tifernate già duramente colpito dalla crisi economica in atto”.

Cirignoni, alla luce di queste considerazioni e “per dare voce nella massima assise regionale alle legittime istanze di un comprensorio, ancora una volta dimenticato”, fa sapere di aver predisposto una mozione, per la quale auspica anche la firma dei suoi “colleghi consiglieri tifernati” per ribadire l'importanza della sezione distaccata del tribunale a Città di Castello, ed impegnare la Giunta Regionale in proposito, “anche in considerazione del fatto che l'Amministrazione comunale tifernate, unica tra quelle regionali, si è resa disponibile a concedere la sede gratis ed a fornire personale comunale”. Il capogruppo regionale del Carroccio auspica, in conclusione, che anche “i Consigli degli altri Comuni altotiberini facciano fronte comune con Città di Castello in difesa del tribunale comprensoriale, approvando ordini del giorno in tal senso”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 20/07/2012