RIORDINO SEDI GIUDIZIARIE: “LA RIFORMA DEI TRIBUNALI NON BLOCCHI I PROCEDIMENTI, NO A SOLUZIONI AFFRETTATE” - SMACCHI (PD) PROPONE L'USO TEMPORANEO DELLE SEDI DISTACCATE

Il consigliere regionale del Pd, Andrea Smacchi, interviene sulla questione del riordino delle sedi dei tribunali e si dice “profondamente preoccupato” per le ripercussioni che essa potrà avere sui procedimenti civili pendenti che sono in attesa di una data per l’udienza. Smacchi solleva poi la questione della sede distaccata di Gubbio “che ha rappresentato fino ad oggi una soluzione appropriata in grado di superare il deficit viario della Fascia Appenninica”, e sollecita il Comune di Gubbio a manifestare nuovamente al presidente del Tribunale della Corte d’Appello la propria disponibilità a farsi temporaneamente carico della sede per la prosecuzione dell’attività “anche in previsione di una possibile modifica della riforma”.

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13 Set 2013 01:00

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(Acs) Perugia, 13 settembre 2013 - Il consigliere regionale del Pd, Andrea Smacchi, interviene sulla questione del riordino delle sedi dei tribunali e si dice “profondamente preoccupato” per le ripercussioni che essa potrà avere sui procedimenti civili pendenti che sono in attesa di una data per l’udienza. “Nello scorso mese di aprile, insieme al collega Massimo Buconi – ricorda l'esponente del Pd - avevo rivolto una interrogazione urgente alla Giunta regionale proprio per sollevare questa problematica, che coinvolge tanti avvocati ma anche tanti nostri cittadini”.

Smacchi solleva poi la questione della sede distaccata di Gubbio “che ha rappresentato fino ad oggi una soluzione ragionevole e appropriata in grado di superare il deficit viario che sconta tutta la zona della Fascia Appenninica. In questo momento – spiega -, nonostante sia personalmente consapevole della necessità di riformare un settore per troppo tempo rimasto fermo e adagiato sui propri vantaggi corporativi, ritengo altresì necessario usare la concretezza al fine di tutelare sia i tempi della giustizia sia i cittadini utenti. E per evitare che la riforma produca un effetto contrario alle finalità che si prefigge – dice Smacchi - auspico quindi che possa trovare applicazione l'articolo 8 del decreto legislativo '155/2012' che consente il mantenimento, provvisorio, degli immobili sede degli uffici soppressi a servizio dell'ufficio giudiziario accorpante”. Smacchi sostiene che molti Comuni umbri coinvolti nelle riforma si sono già dichiarati disponibili a sostenere le spese di mantenimento delle sedi temporanee e questo, avverte “è già un elemento fondamentale perché si possa, con la disponibilità di tutte le parti coinvolte, trovare una soluzione che soddisfi tutti nell’esclusivo interesse della giustizia e quindi dei cittadini. Anche il Comune di Gubbio - conclude Smacchi - dovrà manifestare nuovamente al presidente del Tribunale della Corte d’Appello la propria disponibilità a farsi carico della sede per la prosecuzione dell’attività anche in previsione di una possibile modifica della riforma”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 13/09/2013