RIORDINO PROVINCE: “NESSUNA DIVERGENZA CON L’AMICO NEVI. RIBADISCO LA CENTRALITÀ DEI COMUNI E LA NECESSITÀ CHE DECIDANO LIBERAMENTE” - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL)

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02 Ago 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 2 agosto 2012 - “Sulla questione del riordino delle Province non c’è contraddizione tra quanto affermato dal capogruppo PdL Nevi ed il sottoscritto. Entrambi non vogliamo la marginalizzazione di Terni e abbiamo la consapevolezza della necessità di salvaguardare l’Umbria da forze dissolutive”. Così il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) che ribadisce comunque di essere contrario “da sempre a questo tipo di Province, e bene avrebbe fatto il Governo ad abolirle, essendo enti per nulla sentiti dal cittadino, al contrario dei Comuni”.

In subordine e visto quanto emerso dal recente decreto governativo – aggiunge l'esponente del Pdl -, affermo di nuovo che il riordino territoriale è cosa seria e non può rispondere a logiche contingenti di interessi di parte e, soprattutto, reputo necessario ed irrinunciabile che i Comuni debbano liberamente esprimersi. Un Comune non può andare in un’altra Provincia contro la volontà dei propri cittadini. Venir meno a questo elementare assunto democratico per bassa bottega partitocratica – conclude Lignani Marchesani - segnerebbe nel medio periodo la fine stessa dell’Umbria, perché si rafforzerebbero scenari secessionistici già presenti che, in una Regione fatta di periferie con comprensori limitrofi a macroentità toscane, laziali e marchigiane, avrebbe effetti devastanti”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 02/08/2012