RIORDINO PROVINCE: “IL PERCORSO INIZIATO DEVE ESSERE CHIARO, TRASPARENTE E PARTECIPATO” - NEVI (PDL) SPIEGA LE RAGIONI DELLA RISOLUZIONE DEL CENTRODESTRA

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22 Ott 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 22 ottobre 2012 - “Un percorso convinto e coerente affinché l'Umbria mantenga le due province come strumento fondamentale nelle dinamiche di revisione dell'architettura istituzionale e delle articolazioni dello stato sul territorio: è questo il significato del documento presentato dal PdL in Consiglio regionale e che individua sulla base del pronunciamento del Consiglio delle Autonomie Locali la strada per arrivare attraverso il riequilibrio dei territori della regione al mantenimento delle due province”. Il capogruppo del Pdl Raffaele Nevi specifica nei dettagli la proposta di risoluzione presentata dal suo partito, non approvata dall'Aula di Palazzo Cesaroni.

Oggi – spiega Nevi - non si tratta di difendere l'istituzione provinciale così come era nel passato, ma più semplicemente di far mantenere uno status ai due capoluoghi che permetta una maggior coesione, oltre all'espressione di quel principio di prossimità fondamentale per una regione che altrimenti avrebbe il paradosso di avere una sola Provincia coincidente con la Regione. Se l 'Umbria manterrà la sua immagine duale, essa sarà pronta ad affrontare le dinamiche che inevitabilmente si metteranno in moto e che ridisegneranno in breve tempo, come è accaduto per le Province, anche il numero ed il ruolo delle Regioni italiane”.

Ecco perché – continua - il percorso che è iniziato non è un atto di magnanimità, ma di lungimiranza da parte della classe dirigente politica di questa regione nelle sue articolazioni istituzionali. Il percorso tuttavia deve essere chiaro, trasparente e partecipato, per evitare che la posizione espressa dal Consiglio regionale si trasformi in un mero auspicio e fuori dai parametri assegnati dal Governo con la legge '135/2012'.
Il pronunciamento del Cal, la deliberazione del Consiglio regionale e le delibere dei Consigli comunali sono elemento utile a far valutare al Governo una volontà che si incardina parallelamente allo stesso procedimento previsto dall'articolo 133 della Costituzione e per evitare che aspetti formali di illegittimità vanifichino lo sforzo prodotto finora ed aprendo invece da subito il processo di riconoscimento o di istituzione della Provincia di Terni”. RED/PG

Ultimo aggiornamento: 22/10/2012