(Acs) Perugia, 1 giugno 2011 - “In questo tempo di 'sberle', che tra vicende giudiziarie e responsi elettorali fioccano sul mondo politico, non passa inosservato il parallelismo di dinamiche tra il Governo nazionale e quello regionale umbro che, posti di fronte a specifiche realtà, promettono, con insostenibile leggerezza dell'essere, riforme sulla cui realizzazione sorge più di qualche dubbio”. Lo sostiene il capogruppo dell'Udc a Palazzo Cesaroni, Sandra Monacelli, rilevando che “da mesi la Giunta regionale dell'Umbria annuncia provvedimenti che, avendo la pretesa di accontentare molti, si sono imprigionati nelle maglie dello scontro politico, che è diventato il cimitero delle buone intenzioni”.
Secondo il consigliere regionale centrista “è necessario che la politica, al di là delle altisonanti affermazioni usate in coincidenza dei passaggi più complicati, agisca in concreto. Non c'è traccia del disboscamento degli enti inutili o della annunciata cancellazione delle Comunità montane. Tale riforma, che doveva essere varata già nel dicembre 2010, è rimasta sospesa nel limbo della trattativa tra Regione e Province, ed oggi è sempre più simile ad una sorta di Araba Fenice non ancora risorta alle soglie del Consiglio regionale”.
In conclusione, Monacelli invita la Giunta a smettere con le promesse ed iniziare “ad agire davvero: e se non lo fa in tempi accettabili è forse il caso che il Consiglio regionale si smarchi dal suo ruolo subordinato e legiferi per davvero, dando un significato compiuto all'idea di cambiare la sua denominazione in 'Assemblea legislativa'”. RED/mp
RIFORME: “I PROVVEDIMENTI ANNUNCIATI DALLA GIUNTA SI SONO ARENATI NELLE MAGLIE DELLO SCONTRO POLITICO” - MONACELLI (UDC) CRITICA L'ESECUTIVO REGIONALE
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01 Giu 2011 01:00
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