RIFORME: “GARE E RICORSO AL MERCATO PER INDIVIDUARE IL GESTORE DI SERVIZI PUBBLICI LOCALI DI RILEVANZA ECONOMICA” - MODENA (PORTAVOCE PDL E LEGA NORD) SULLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE

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19 Nov 2010 00:00

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(Acs) Perugia, 19 novembre 2010 - “Passa stranamente sotto silenzio una importantissima decisione della Corte Costituzionale che ha respinto le obiezioni di sei regioni, tra cui l'Umbria, relative alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali”. Così la portavoce di PdL e Lega Nord a Palazzo Cesaroni, Fiammetta Modena, che spiega come “in buona sostanza le battaglie che erano state fatte dalle Regioni vengono stroncate dalla Corte che, attraverso una sentenza ampia e complessa, difende, di fatto, le nuove regole per i servizi pubblici locali individuate dal Governo. Tutto ciò significa che in Umbria, la riforma delle liberalizzazioni relativa ai servizi, in mano al pubblico, dovrebbe avere immediatamente inizio”.
“E sotto silenzio - aggiunge Modena - dopo che la sinistra ci ha ammorbato per mesi con la raccolta di firme contro la 'privatizzazione' dell'acqua, sta passando anche il passaggio della sentenza relativa al servizio idrico, per il quale è stata ribadita la natura economica del servizio integrato. Si tratta, quindi, di un servizio che rientra nel novero di quelli pubblici a cui si applica la nuova disciplina”.

“Per cui – spiega Fiammetta Modena - come ha commentato lo stesso ministro Fitto 'la Corte ha ritenuto l'intervento riformatore del Governo pienamente compatibile con le disposizioni costituzionali sulla ripartizione delle competenze legislative e con l'ordinamento comunitario', ribadendo quindi che l'affidamento senza gara è un'eccezione e non la regola del diritto europeo. Le gare e il ricorso al mercato si confermano, perciò, come il naturale mezzo per individuare il gestore di servizi pubblici locali di rilevanza economica”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 19/11/2010