RIFORMA SANITARIA: “LA VIS COMICA DELL’OPPOSIZIONE” - ZAFFINI (FARE ITALIA) GIUDICA QUELLO APPROVATO IERI DAL CONSIGLIO REGIONALE “UN PROVVEDIMENTO CHE NON SEMPLIFICA E CHE MANTIENE I DOPPIONI”
07 Nov 2012 00:00
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(Acs) Perugia, 7 novembre 2012 - “La riforma del sistema sanitario umbro è un provvedimento che non semplifica e che mantiene i ‘doppioni’. Per questo ho espresso il mio voto contrario”. Così il consigliere regionale di Fare Italia, Franco Zaffini “in relazione alla profonda frattura emersa tra i componenti dell’opposizione ed, in particolare, del PdL”.
“Vis comica! - commenta Zaffini - Ridicolo che l’opposizione non abbia un’idea di Regione, di Umbria, differente da quella della maggioranza. Ridicolo che nell’atto più importante della legislatura, con una maggioranza da tempo divisa, l’opposizione riesca addirittura a fare peggio. Ridicolo che chi dovrebbe garantire la funzione di opposizione ‘celebra’ una vergognosa sconfitta come una ‘storica vittoria’; ridicolo che per ottenere una ‘storica vittoria’ si passi per un voto di astensione; ridicolo che l’opposizione ingaggi una battaglia, tra sorrisetti compiacenti e sguardi di complicità scambiati con la presidente, per ottenere un sindaco revisore da nominare nelle costituende Asl, togliendolo alla rappresentanza dei sindaci e quindi del territorio”.
Zaffini giudica anche “ridicolo che il ‘portavoce dell’opposizione’ sia assente dal dibattito e dalla votazione finale; ridicolo che il relatore di minoranza dichiari di non poter partecipare al voto; ridicolo, infine che il capogruppo del primo partito dell’opposizione si dichiari felice che nel suo gruppo siano emerse tre differenti posizioni: la sua, che si è astenuto insieme all’altro collega ternano, quella del relatore dell’atto che non ha partecipato al voto insieme ai suoi colleghi Modena e Monni e quella del consigliere Valentino che, molto opportunamente, ha votato contro. Come la storia degli ultimi anni insegna – conclude Zaffini -, di tutto, in politica, si può fare a meno, tranne che del senso del ridicolo!” RED/as
